In occasione del centenario dalla fine della Prima Guerra Mondiale, il Comune di Zola Predosa prosegue nel percorso di conoscenza e riflessione su quello che è stata la Grande Guerra, con uno sguardo attento a quanto accadeva lontano dal fronte.
Il prossimo appuntamento, infatti, è con lo spettacolo teatrale Retrovie proposto venerdì 19 Ottobre 2018 alle 19.00 in Auditorium Spazio Binario (ingresso: offerta libera a favore dell’Associazione Percorsi di Pace – info: ufficio comunicazione@comune.zolapredosa.bo.it).
Il testo, originale, è stato elaborato da Loredana D’Emelio e Tita Ruggeri, partendo dalle quasi 200 lettere che Barberina Guidotti Magnani – madre di famiglia a Bologna – e il marito Paolo Senni – capitano di artiglieria con la passione per la fotografia impegnato nel conflitto – si scambiarono oltre che dagli scritti di Gida Rossi. Un laboratorio di scrittura creativa e un laboratorio di teatro hanno contribuito alla costruzione dello spettacolo che vede in scena, oltre a Tita Ruggeri nel doppio ruolo di Barberina e di Gida, anche Silvia Donati, Daniela Galli e Barbara Giorgi, ovvero Les Triplettes de Belleville e 12 allieve del laboratorio teatrale tenuto dalla stessa Ruggeri.
L’opera offre uno spaccato di storia familiare ed economica di notevole spessore umano e modernità. Perché la Grande Guerra ha segnato un grande mutamento per le donne, impegnate nelle retrovie, appunto, a fare quello che prima facevano gli uomini, assenti perché chiamati al fronte.
Questo spettacolo, così come i laboratori è frutto del progetto ‘1918 Anno di Pace: parole scritte, parole recitate, immagini dalle retrovie’, coordinato dal Comune di Bologna e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna L.R. 3/2016 al quale anche il Comune di Zola Predosa aderisce.
Nel foyer di Spazio Binario saranno esposte alcune immagini e un manufatto, gentilmente messi a disposizione da Officine Maccaferri Spa, che testimoniano l’attività che anche molte donne svolgevano presso la fabbrica di Zola Predosa per la produzione di filo spinato e manufatti utilizzati per la difesa degli acquartieramenti e delle trincee proprio durante il conflitto.
Collaborano al progetto: Ufficio Pari Opportunità, tutela delle differenze, contrasto violenza di genere del Comune di Bologna, Centro di documentazione e intercultura RIESCO dell’Area Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni del Comune di Bologna, Fondazione Guidotti Magnani, Museo del Risorgimento di Bologna, Associazione Percorsi di Pace, Biblioteca del Comune di Zola Predosa, Associazione Zeula, Casa di Riposo per artisti Lyda Borelli.
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