Nella foto il Sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno e l’amministratore di Be Charge, Luca Bandini
A seguito dell’approvazione del protocollo regionale a sostegno della realizzazione di una rete di punti di ricarica elettrica su tutto il territorio, il Comune di Valsamoggia, tra i primissimi in regione, ha siglato l’accordo operativo con uno degli operatori aderenti al protocollo, l’E-mobility provider Be Charge srl, per l’installazione di cinque postazioni doppie di ricarica. Tra le caratteristiche principali c’è la possibilità di ricarica veloce a 22Kw, il doppio attacco per la ricarica contemporanea di due veicoli e l’interoperabilità che significa che se un utente è abbonato con un altro provider potrà ricaricare anche su questa colonnina. I punti di ricarica, che saranno installati già nelle prossime settimane, li potrete trovare in tutte e cinque le Municipalità e più precisamente a:
– Crespellano: parcheggio via Michele Ferro (ex coop)
– Bazzano: parcheggio via Circonvallazione (ex autostazione)
– Monteveglio: parcheggio Piazza della Libertà
– Castello di Serravalle: parcheggio Piazza della Pace
– Savigno: parcheggio via Guglielmo Marconi (bonifica).
Successivamente saranno introdotti ulteriori punti di ricarica, visto che già altri operatori hanno fatto richiesta.
Il progetto segue la sperimentazione di qualche anno fa per la ricarica delle bici, che rimarrà attiva.
Luca Bandini, Amministratore Unico di Be Power: “Siamo orgogliosi di aver sottoscritto l’accordo con il Comune di Valsamoggia poiché rappresenta un traguardo importante a seguito della sottoscrizione del Protocollo d’intesa con la Regione Emilia Romagna, grazie al quale verranno installate, entro il 2020, oltre 2.000 colonnine di ricarica in tutta la Regione, per permettere la transazione definitiva alla mobilità elettrica in Italia. I comuni più sensibili alle tematiche sull’ambiente e sulla mobilità elettrica, come Valsamoggia, si stanno già muovendo in questa direzione, e noi di Be Charge siamo pronti ad incoraggiare e determinare il passaggio definitivo verso una mobilità sostenibile”.
DIDA