Foto di Fabrizio Carollo

 

Come spesso accade, girovagando nelle colline dell’Appennino emiliano, percorrendo le strade provinciali sotto il caldo sole della primavera che finalmente ha deciso di mostrare la sua energia, è possibile trovarsi di fronte a tesori che riportano indietro nel tempo e mestieri che affondano le proprie radici in un passato lontano, ma mai dimenticato.

Mestieri che l’industrializzazione ha reso ormai irrimediabilmente freddi, in nome dell’elevata produzione e della larga diffusione sul mercato.

Eppure, nella frazione di Cà Bortolani, resiste con forza una realtà che immerge il visitatore nella genuinità di una volta e nell’entusiasmo di osservare da vicino la collaborazione tra uomo e natura e come si possano produrre risultati eccezionali e completamente naturali, oltre che a chilometri zero.

Tutto questo è rappresentato dal Mulino del Dottore, qualcosa di più di una semplice azienda agrituristica.

In questo edificio del diciassettesimo secolo, tra le pareti in sasso di fiume e il vorticare delle fiere macine di pietra, gli occhi del visitatore non possono fare a meno di brillare davanti al processo di preparazione della farina, proprio come si faceva una volta, né possono fare a meno di trasmettere al cuore un tuffo nelle emozioni più belle, mentre si guarda lo scorrere impetuoso dell’acqua che mantiene attivo tutto l’impianto di produzione.

Un luogo dove si può davvero provare un profondo senso di appartenenza e nel quale si può imparare un lavoro decisamente importante e carico di umanità.

Il grano lavorato è quasi completamente antico (ovvero, non soggetto a trattamenti di laboratorio per renderlo più facilmente lavorabile, ma anche più carico di glutine e meno ricco di sostanze nutritive) con il germe in esso contenuto ancora ben vivo, mentre le potenti macine trasformano i chicchi in farina pura e profumata che si espande nell’aria e si adagia sui vestiti, senza però risultare fastidiosa ed anzi lasciando che l’immaginazione scorra indietro negli anni, assaporando un profumo unico nel suo genere.

Un angolo di mondo ancora ricco del fascino che merita, dove la cordialità è una regola fondamentale.

Prenotando telefonicamente è possibile vedere in funzione il processo produttivo dall’inizio alla fine.

Il Mulino del Dottore è un luogo quasi magico, dove non soltanto i nostalgici possono ritrovare un angolo di pace e dove non è soltanto l’aspetto commerciale a fare la differenza, ma soprattutto il senso di affetto che lega questo luogo all’identità dell’Appennino, che appunto non manca di riservare belle e inattese sorprese per chiunque abbia voglia di abbracciarle, evitando di chiudersi in più forniti ma anche più anonimi centri commerciali.

Un luogo rustico e sincero che ha sconfitto il passato e non teme la sfida del futuro.

Girate quindi, tra i corridoi fatti di pietra e lasciatevi emozionare dai sacchi di farina adagiati a terra.

Lasciate che sia il colore del legno ed il rumore dell’acqua a guidare le vostre sensazioni e, perché no, chiudete gli occhi e godete, anche solo per qualche minuto di ciò che avete magri vissuto da bambini o di quello che non avete mai visto prima, ma che vi hanno raccontato da bambini e che adesso potete davvero vivere.

 

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