Il furto è stato scoperto qualche giorno fa dalle insegnanti. Alcuni degli alberi rubati erano stati recentemente piantumati nel nuovo frutteto dei “frutti dimenticati”, altri invece erano custoditi in una delle serre dell’Istituto, in attesa di essere piantumati in questi giorni, con il rientro a scuola degli studenti.
Un gesto stigmatizzato senza mezzi termini sia dal personale scolastico che dal Comune di Sasso Marconi, proprietario dell’area e dello stabile in cui si trova la scuola, situata nel parco di Villa Putte, a pochi passi dalla stazione ferroviaria del capoluogo.
“Il nostro Istituto condanna con fermezza questo gesto di inciviltà e assoluta mancanza rispetto per la cosa pubblica”, osserva la prof.ssa Ilaria Cosmo, coordinatrice del “Ferrarini”. “Confidiamo che atti del genere non si ripetano più, perché chi danneggia l’ambiente danneggia l’intera comunità, in questo caso la comunità di Sasso Marconi, con cui abbiamo sempre avuto una relazione proficua e improntata alla collaborazione reciproca. Gli alberi rubati erano destinati al frutteto dei ‘frutti dimenticati’, un ambiente dedicato alla coltivazione di antiche essenze tipiche di questo territorio. Il frutteto è parte di un più vasto progetto cui stiamo lavorando con i ragazzi e che prevede la creazione di un percorso ambientale di collegamento tra la scuola, la stazione e il centro cittadino, corredato da piante autoctone e da un’apposita cartellonistica”.
“E’ davvero avvilente constatare che possano accadere episodi del genere; siamo ovviamente molto dispiaciuti per i ragazzi e gli insegnanti, ma posso assicurare che gli alberi verranno riacquistati e il progetto del frutteto proseguirà regolarmente”, dice Irene Bernabei, Assessora all’Ambiente del Comune di Sasso Marconi. “Il ‘Ferrarini’ è un patrimonio della nostra città, siamo orgogliosi di avere sul territorio una scuola che ogni anno contribuisce a formare tanti giovani in un settore come quello agro/ambientale, che per noi ha un’importanza nevralgica. Un lavoro prezioso che sosteniamo volentieri mettendo a disposizione gli spazi attorno alla scuola per le attività didattiche e collaborando alla realizzazione di progetti che puntano a sensibilizzare gli studenti rispetto a temi come la tutela dell’ambiente, della biodiversità e la valorizzazione della produzione tipica locale. Un lavoro, quest’ultimo, che ha portato la scuola a farsi apprezzare a livello nazionale per la produzione di olio extravergine d’oliva: l’olio ricavato dagli ulivi piantumati nei terreni del Ferrarini, è stato infatti premiato in più di un’occasione al concorso di Pandolea e Gambero Rosso, che seleziona i migliori extravergine prodotti dagli Istituti Agrari italiani”.
Nelle immagini alcuni degli alberi da frutto rubati durante le operazioni di piantumazione nel frutteto della scuola