Il gruppo alla partenza – Foto di Fabrizio Carollo
Ciò che cattura immediatamente l’attenzione, conoscendo il gruppo di NoisyVision che si accinge a percorrere la seconda tappa dell’ormai famosissima Via degli Dei, è il senso di unione, il grande entusiasmo e la voglia di raccontare e raccontarsi, in quello che è un percorso attraverso la natura e la storia, certamente, ma anche nella volontà di non avere alcuna limitazione ed intraprendere un viaggio che possa far conoscere ancora di più sé stessi e insegnare che nessuna disabilità può frenare lo spirito di libertà e conoscenza che è comune a tutti i partecipanti di questa brillante iniziativa, promossa appunto dall’associazione Onlus NoisyVision, attiva da più di dieci anni nel campo della solidarietà sociale e sostenuta da Appennino Slow.
L’iniziativa “In montagna siamo tutti uguali”, è stata premiata dal MiBact (Ministero dei Beni Culturali e del Turismo)e da Invitalia, come progetto innovativo per la promozione delle aree montanee.
Un’idea nata da “Anche agli Dei piace giallo”, la camminata tra Bologna e Firenze intrapresa ormai due anni addietro, dallo stesso Dario Sorgato, fondatore e presidente di NoisyVision e da una dozzina di persone ipovedenti, con l’intento di colorare di giallo (il colore distintivo dell’associazione) il mondo, allo scopo di renderlo più visibile ed accessibile.
Dario Sorgato
Un seconda avventura sulla Via degli Dei, che conta un numero maggiore di partecipanti e la stessa energia di due anni prima, con la partenza salutata tra gli applausi della gente in Piazza Maggiore e l’inizio della marcia verso le sagome inconfondibili dei portici di San Luca.
Reno News ha incontrato il gruppo a Sasso Marconi, in procinto di iniziare il secondo giorno di cammino ed ha parlato con lo stesso Dario, già in piedi e attivissimo di prima mattina.
-Com’è andata la prima tappa lungo la Via degli Dei, nell’ambito di questa iniziativa così lodevole?
-La nostra partenza da Piazza Maggiore è stata salutata dall’ammirazione della gente e dal calore del sole sulla pelle. – ci ha risposto Sorgato – Abbiamo affrontato il percorso verso la Basilica di San Luca con forza ed entusiasmo, seguiti anche da alcune persone che ci hanno accompagnato in questo primo tratto e che hanno così potuto conoscere meglio noi e le attività della nostra associazione, che da sempre promuove la politica del turismo accessibile. Una prima tappa non priva di qualche difficoltà, specialmente in qualche punto di discesa, ma nulla di trascendentale e ciò che più mi ha fatto piacere è stato vedere un gruppo molto coeso sin dalle prime ore di marcia.
-Un modo nuovo e forse molto più attento di percorrere la Via degli Dei…
-Diciamo un modo prioritario, per noi. Penso che chiunque intraprenda un percorso come questo ponga la dovuta attenzione a qualsiasi aspetto naturale che si trova di fronte e che dia la dovuta importanza alla varietà di suoni e colori che contraddistinguono le tappe. Chiaro è che per persone ipovedenti o che hanno perso completamente l’uso della vista, gli aspetti sensoriali siano fondamentali, come sentire il rumore dell’acqua del Reno in piena o calpestare l’erba bagnata e il terreno più sassoso, dettagli che ci permettono di percepire il cambiamento di paesaggio e sensazioni che proviamo davvero intensamente. Sensazioni uniche che si fatica a descrivere e che emozionano fortemente ognuno di noi.
-Due anni sono passati dall’esperienza di Anche agli Dei piace Giallo. Quali sono le tue sensazioni da allora ad oggi?
-È importante per me questa esperienza, provando l’eco emozionale di quello che è stato lo stesso cammino due anni or sono, in compagnia di un gruppo internazionale di ipovedenti. Camminare sugli stessi luoghi e percorrere i sentieri degli stessi boschi, mi fa sì provare emozioni diverse, rese ancora più intense dai ricordi del passato, come se dentro di me fossero ancora ben udibili le voci dei partecipanti con i quali ho condiviso quella prima, bellissima esperienza, dalla quale è nato anche il film che si può liberamente vedere su Youtube (al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=csdse0u2O48)
-Mi riempie di gioia anche il fatto che questo tipo di esperienza stia continuando e che avremo altri due gruppi già confermati in luglio e settembre, per promuovere un tipo di turismo diverso, ma altrettanto spettacolare, che possa aiutare a superare le limitazioni, spesso psicologiche, di malattie visive, unendo persone con disabilità, provenienze culturali e realtà differenti, senza mai sentirsi soli o chiudersi in sé stessi, ma anzi condividendo e facendo comunità, come stiamo dimostrando con questo gruppo straordinario e con le iniziative di NoisyVision.
-Quindi via alla seconda tappa, con destinazione Monzuno
-Proprio così! Siamo tutti carichi e pronti a questo secondo giorno, sempre accompagnati dal sole e pronti a godere dello spettacolo che Madre Natura è in grado di offrire. Un Appennino bellissimo sotto ogni punto di vista e tengo particolarmente a ringraziare il sostegno e la professionalità dello staff di Appennino Slow e della nostra esperta guida Stefano Fazzioli, che ci ha consentito di strutturare al meglio questo viaggio, specialmente dal punto di vista logistico, oltre naturalmente a ringraziare tutte le strutture ricettive che ci hanno ospitato e ci ospiteranno nei prossimi giorni, dove posso garantire si mangia e si beve benissimo!
-È possibile unirsi al vostro gruppo anche durante il viaggio?
-Assolutamente sì, anzi è proprio uno degli obiettivi che ci prefiggiamo, anche come associazione. Chiunque abbia voglia di aggregarsi e condividere assieme a noi questa esperienza è assolutamente il benvenuto! Vorrei che la parola inclusione si allargasse veramente a macchia d’olio e speriamo di rendere accessibile questo progetto a quante più persone vogliano fare unione, nella speranza che un’iniziativa del genere possa essere estesa anche a tutti gli altri percorsi interessanti e suggestivi che l’Italia può offrire.
Impossibile quindi non augurare buona strada ai ragazzi di NoisyVision, sperando che il gruppo possa crescere di giorno in giorno e che anche istituzioni e associazioni delle altre regioni possano promuovere e sostenere iniziative simili.
Per tutti coloro che vogliono scoprire qualcosa di più sulle attività di NoisyVision, è possibile visitare il sito ufficiale www.noisyvision.org,