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Casalecchio: Inaugurata la “panchina rossa”, dedicata a tutte le vittime di femminicidio e violenza

 

La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci” (Isaac Asimov)

Una frase estremamente significativa, pronunciata da uno dei più grandi maestri della letteratura di fantascienza.

 

La frase di Asimov è stata infatti scelta per dare maggiore identità alla panchina rossa di Piazza Beccari a Casalecchio, inaugurata dal rieletto sindaco Massimo Bosso (al centro della foto) e da Concetta Bevacqua, assessore Scuola Infanzia e Pari Opportunità.

Alla presenza delle numerose persone intervenute, il primo cittadino ha ringraziato per il riscontro di così tanta sensibilità ad un tema scottante, purtroppo ancora lungi dall’essere definitivamente debellato, a livello nazionale e non solo.

Non esistono colori politici, quando si parla di violenza sulla donna e femminicidio” ha commentato Bosso “E’ essenziale che ogni istituzione si adoperi per la difesa, fisica o psicologica che sia, della donna e che ogni cittadino abbia il senso civico e morale di ascoltare, denunciare e tentare di arginare un terribile fenomeno di cronaca nera in costante aumento. Il recente episodio di Liliana Segre è l’ennesima dimostrazione di come ancora sia presente uno sconcertante senso di misoginia ed emarginazione nei confronti della donna, in quella che dovrebbe essere una società moderna, ma che troppe volte è colpevole di indifferenza. Ma non ci troviamo solamente di fronte ad episodi eclatanti, poiché spesso è proprio in quel contesto familiare che dovrebbe proteggere e comprendere, che si verificano gli episodi più brutali. Questa panchina è il simbolo di un posto vuoto, che sarebbe stato occupato da una delle numerose vittime di femminicidio. Donne, mamme, mogli che hanno pagato con la vita la malata gelosia di uomini deboli, che confondono l’amore con il possesso e usano la violenza perché non in grado di ricorrere alla ragione.

Visibilmente emozionata, anche l’assessore Bevacqua (nella foto), che ha citato alcuni importanti accordi e iniziative messe in atto dall’Unione Comuni Reno Lavino Samoggia, del quale Casalecchio fa parte:

 

Il rosso è il colore del sangue. Questa panchina è un monito per la nostra generazione e per quelle a venire e la sua posizione centrale accresce il significato della difesa dei diritti delle donne e l’impegno di questa amministrazione contro qualsiasi politica o narrazione sessista. Una donna portata via dalla violenza, lascia un vuoto incolmabile nella famiglia, nei suoi affetti. Il vuoto rosso di questa panchina che abbiamo fortemente voluto e realizzato a tempo di record.

 

 

Alla cerimonia era presente anche una rappresentanza di donne italiane e straniere, che partecipano agli incontri di conversazione “Parla con me” nati per migliorare la lingua italiana, rafforzare il senso di comunità, ricevere suggerimenti, scambiare informazioni e pensieri.

Ad un gruppo di studenti e studentesse del Liceo Scientifico Da Vinci, invece il compito di alcune letture di autorevoli narratori contemporanei e del passato, sull’argomento.

 

 

Lunedì 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulla donna, la bandiera del municipio verrà esposta a mezz’asta, in risposta alla proposta di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).

 

 

Una panchina importante non solo per Casalecchio, ma per ogni persona, di qualsiasi nazionalità, credo politico o religioso, che abbia volontà di esprimere il proprio dissenso al maschilismo in qualsiasi forma si manifesti, al fine di costruire al più presto una società nella quale davvero la donna possa sentirsi al sicuro e libera.

Lontana da qualunque oppressione, discriminazione e atto che ne leda per sempre la propria incolumità, dignità e libertà, perché la donna è il simbolo della vita e non deve essere sporcato dal rosso della violenza.

 

Foto di Fabrizio Carollo

 

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