Se fino a pochi anni fa la malattia era prevalentemente intesa come uno stato in cui chiunque poteva incorrere nella stessa maniera, oggi la “medicina personalizzata” o “medicina di precisione”, basata sulle nuove conoscenze genetiche e sullo sviluppo della biotecnologia, mette in crisi (in un contesto segnato anche dall’emergere delle condizioni croniche) il presupposto di una “pillola uguale per tutti”. Quale impatto avrà questa evoluzione sulla cura per come la conosciamo, in termini scientifici ed etico-politici? Di questo si occuperà Tommaso Pippucci nella conferenza“Dalle medicine per tutti alla medicina personalizzata. Come la scienza sta cambiando l’utopia della salute”, promossa dall’Associazione Amici della Primo Levi – Valle del Reno in collaborazione con la Biblioteca C. Pavese e in programma venerdì 23 febbraio alle ore 17.00 in Casa della Conoscenza (Via Porrettana, 360 – Casalecchio di Reno) – Piazza delle Culture.
Le vaccinazioni di massa possono essere considerate l’apice di una cultura medica secondo cui una pillola è in grado di guarirci o renderci immuni da qualsiasi malattia e allo stesso modo per tutti. Oggi, proprio mentre la fiducia nelle vaccinazioni di massa scende a causa di movimenti d’opinione irrazionali ma apparentemente inarrestabili, sta nascendo una nuova idea di medicina “individualizzata”, fondata sull’acquisizione continua di conoscenze genetiche e sulla disponibilità sempre meno pionieristica di biotecnologie capaci di tenerne conto. Oltre a descrivere questo nuovo modo di affrontare le necessità di diagnosi, prevenzione e cura che ciascuno di noi ha, la conferenza ipotizzerà come questa nuova forma “individualista” di medicina potrà rivelarsi, o meno, democratica nella sostanza.
La conferenza è a ingresso libero e sarà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube di Casa della Conoscenza, nel quale resterà successivamente disponibile la videoregistrazione.
Tommaso Pippucci, nato nel 1977 a Firenze, si è laureato in Biologia all’Università di Firenze e ha conseguito il dottorato di ricerca in Biochimica (programma in Genomica e Post-genomica) all’Università di Bologna. Attualmente lavora presso l’unità operativa di Genetica medica del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. La sua ricerca si concentra sulle basi patogenetiche delle malattie rare e delle epilessie, anche all’interno di progetti finanziati da Telethon.