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VALSAMOGGIA: Protesta della Polizia Municipale

Durante il prossimo Consiglio di Unione delle valli Reno Lavino Samoggia ci sarà una protesta da parte della Polizia Municipale recentemente unita in corpo unico per i Comuni di Casalecchio di Reno, Zola Predosa e Monte San Pietro.

Questa fusione, tanto voluta dai tre Sindaci PD, si apprestava in teoria a ottimizzare le gravi carenze in termini di personale dei tre corpi. Leggendo il comunicato sembrerebbe, come era stato evidenziato più volte dalle forze politiche di opposizione e in special modo dal Movimento 5 Stelle dei tre Comuni, che qualcosa non abbia funzionato.

Gino Coppi

 

Il comunicato sindacale:

Oggetto: Protesta dei lavoratori della Polizia Locale Reno Lavino in occasione del Consiglio dell’Unione Reno Lavino Samoggia che si terrà in data 26/11/2018 ore 18:00

Come forse già saprete è in corso un processo di accorpamento e riorganizzazione della Polizia Locale dei Comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro e Zola Predosa.

Il limite maggiore del nuovo Corpo Unico “Reno Lavino” è costituito dal deficit occupazionale pari a circa il 33% in meno degli operatori rispetto agli standard regionali minimi, che si traduce in 22 operatori mancanti sui 66 previsti. Inoltre dei 44 presenti solo 35 sono abili al 100% allo svolgimento del lavoro esterno. Ciò nonostante le Amministrazioni vorrebbero istituire il servizio festivo ordinario tutti i giorni dell’anno ed ilservizio serale per almeno 4/5 sere a settimana sguarnendo così di fatto i servizi diurni durante la settimana.

Di fatto l’Unione dei tre servizi di Polizia Locale di Monte San Pietro, Casalecchio di Reno e Zola Predosa ha unito tre miserie e non si può pretendere che gli operatori realizzino un miglioramento dei servizi senza che ci siano gli uomini e le donne in numero adeguato. Ad oggi la riorganizzazione ha comportato che i presidi di Monte San Pietro e Zola Predosa abbiano subìto un drastico taglio delle risorse umane presenti, già carenti in partenza, e che il comune di Casalecchio di Reno abbia fagocitato le “eccedenze” degli altri comuni. La mancanza di omogeneizzazione dei gestionali e in generale dell’assetto organizzativo a livello amministrativo non solo non può produrre alcun risparmio “di gestione” ma finisce per non garantire pari opportunità, né tantomeno regole e retribuzioni omogenee per tutti i lavoratori. Vogliamo evidenziare la scelta di spostare il personale seguendo un’organizzazione contraria alla prossimità, quando proprio questa è la forza della Polizia Locale, che deve avere funzioni diverse dagli altri corpi: il valore per il cittadino che si affida a persone legate al territorio cui segnalare le problematiche da risolvere senza timore e con fiducia nella sua risoluzione.

Riteniamo che questo progetto di accorpamento delle Polizie Locali parta con presupposti fallimentari sia nei termini sia nei modi in cui si sta attuando perchè di fatto rispetto alla collettività non è in grado di garantire un vero miglioramento del servizio rispetto alla situazione precedente: mantenere presidi esigui, accentrando il resto del personale da tenere a disposizione su un vasto territorio, non può rispondere alla richiesta del cittadino, tanto decantata dall’amministrazione, che richiede una maggiore presenza sul territorio.

Infine esiste un problema organizzativo dettato principalmente dalla mancanza di comunicazione dei vertici con il personale, aggravato dall’inidonea capacità di gestire lo stesso nella macro organizzazione e nella gestione quotidiana. Malgrado le nostre rivendicazioni ai tavoli sindacali, che ci hanno portato persino davanti al Prefetto, ad oggi non è stato raggiunto alcun accordo tra le parti. Desideriamo pertanto intraprendere azioni efficaci e concrete per far capire le nostre ragioni.

La prima di queste sarà la presenza di un nutrito gruppo di operatori di Polizia Locale e simpatizzanti al prossimo Consiglio dell’Unione Reno Lavino Samoggia, fissato per lunedì 26 novembre 2018 alle ore 18.00 presso il Municipio di Zola Predosa.

Vogliamo che questa azione non sfugga ai cittadini e alle associazioni di categoria che rappresentano il tessuto sociale ed economico dei nostri Comuni e sono i diretti interessati, oltre ai dipendenti, delle scelte che le Amministrazioni intendono mettere in campo.

Chiediamo pertanto agli organi di informazione di dare risonanza a questa iniziativa: ci preme l’occasione di spiegare le ragioni di questa vertenza che ci coinvolge tutti, in quanto comunità che non sempre ha la possibilità valutare le situazioni nel suo insieme.

Ringraziando anticipatamente per la vostra attenzione ed augurandoci il vostro interessamento, porgiamo cordiali saluti.

 

Federico Coratella

Segretario Generale DICCAP-SULPL

 

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