A Vergato tre volontarie adottano un’aiuola in piazza e la dedicano alla signora Velia

 Il regolamento sui beni comuni approvato dal Comune di Vergato lo scorso marzo dà i suoi primi risultati: una aiuola di Piazza della Pace è stata adottata da tre volontarie che se ne prendono cura. I nuovi amministratori hanno intenzione di dare seguito a questi progetti

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I giardini di piazza della Pace a Vergato, da qualche giorno, hanno un’aiuola più colorata delle altre. Il merito è di tre volontarie, le signore Elena Tora Bisonti, Adele Stefanelli e Laura Cevenini, e della loro voglia di fare qualcosa di buono per la comunità, anziché lamentarsi sui social network.

Nasce circa un anno fa, sul gruppo “Sei di Vergato se…” di Facebook, l’idea delle tre cittadine: e se invece di commentare, biasimare, protestare, ci rimboccassimo le maniche per sistemare un’aiuola e prendercene cura? La signora Elena spiega che «Per una volta i social network ci hanno spinto a fare qualcosa di positivo e anche a fare amicizia. Speriamo davvero di essere di buon esempio per altri che vogliano fare altrettanto». Una volta tanto quindi i social media non sono stati portatori di rancori, ma addirittura hanno fatto nascere una amicizia, perché delle tre volontarie due si conoscevano già mentre la terza si è aggiunta.

Ovviamente perché l’idea si concretizzasse ci voleva anche un supporto burocratico, perché i giardini sono pubblici e non possono essere “adottati” senza una qualche forma di coinvolgimento del Comune. L’amministrazione comunale si è quindi attivata, sulla scia di quanto fatto con successo già in altri comuni quali San Benedetto Val di Sambro e Castiglione dei Pepoli, arrivando ad approvare all’unanimità in Consiglio Comunale un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione condivisa dei beni comuni”.  Si tratta di un atto che disciplina le forme di collaborazione tra i cittadini – singoli o associati –  e l’amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. Le parole chiave sono fiducia reciproca e trasparenza. Il cittadino attivo che si mette a disposizione della comunità a titolo gratuito, l’amministrazione cerca di semplificare il suo operato, di mettere a disposizione gli strumenti adatti e di sostenere eventuali costi.

Nel caso in questione, infatti, il Comune ha acquistato le piantine e si è fatto carico di movimentare la terra; le signore con l’aiuto di altre volontarie le hanno piantate e adesso, ogni due o tre giorni, vegliano su di loro, le innaffiano, controllano lo stato di salute, contando anche che una di loro, Laura Cevenini, è un’agronoma. L’aiuola ha addirittura un nome: l’hanno voluta chiamare Velia, come la signora che per tanti anni ha gestito la baracchina della piazza vendendo bibite e gelati.

Il progetto piace al neo sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri, che crede alla cittadinanza attiva. «Quello di adottare un’aiuola è un bel progetto e spero che abbia un seguito» spiega «d’altronde quando eravamo all’opposizione votammo a favore del regolamento sui beni comuni. La mia amministrazione si impegnerà per valorizzare la cittadinanza attiva, perché crediamo sia importante che tutti si sentano in qualche modo chiamati a prendersi cura del bene comune»

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