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VERGATO – Bignami:”Bene chirurgia maxillo facciale, ma che non sia solo sport elettorale”

Vergato (Bologna). 09/02/2010. Inaugurazione del nuovo Ospedale. Con Giovanni Bissoni, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna, Sandra Focci, Sindaco di Vergato e Presidente del Comitato del Distretto di Porretta Terme, Giuliano Barigazzi, Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna, Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale della Azienda USL di Bologna. ARCHIVIO AUSL BOLOGNA – foto Paolo Righi/Meridiana Immagini

 

Dopo l’annuncio apparso sui quotidiani in cui il sindaco Massimo Gnudi esprimeva la sua soddisfazione per il proseguimento del progetto di riordino della Sanità in Appennino e la nuova attività del reparto di chirurgia maxillo-facciale, Galeazzo Bignami, deputato di Forza Italia ha inteso rispondere con questo comunicato:

Dal 17 ottobre 2018 operano nell’ospedale di Vergato un chirurgo maxillo facciale e un chirurgo plastico entrambi dell’Ospedale Bellaria, per patologie traumatiche, mal formative, dismorfiche e oncologiche del massimo facciale e del cavo orale, neoformazioni cutanee del volto, patologie infiammatorie dei mascellari o semplici sinusiti, sia in età adulta che pediatrica.

“Una novità alla quale indubbiamente guardiamo con cauta soddisfazione – spiega il deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami -. Auspichiamo nel contempo che non si tratti solo di uno spot elettorale. Negli ultimi 10 anni l’ospedale di Vergato ha conosciuto depotenziamenti e chiusure di reparti come chirurgia generale e, di recente, ortopedia. Tutto ciò senza alcun confronto preventivo con la cittadinanza. Inoltre da tempo l’ultimo piano dell’ospedale sarebbe completamente vuoto mentre il secondo risulterebbe ancora notevolmente depotenziato”.

“Bene allora la chirurgia maxillo facciale – conclude Bignami -, ma ci aspettiamo risposte definitive dalla Regione Emilia Romagna che deve dire quale sia il reale progetto per questo ospedale e soprattutto se intenda riconsiderare le scelte finora effettuate che hanno portato al depotenziamento del nosocomio, valutando la riapertura dei reparti chiusi, e quindi persi, negli ultimi anni”.

Galeazzo Bignami

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