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OSPEDALE VERGATO – Evangelisti: “Barigazzi venga a riferire in Commissione”

Convocare con urgenza un’udienza conoscitiva in Città metropolitana alla presenza di Giuliano Barigazzi, presidente della Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria per affrontare i tanti dubbi intorno al Piano di riordino ospedaliero che vede coinvolti i territori della montagna, in primis il Comune di Vergato e di Alto Reno Terme. E’ quanto chiede la consigliera metropolitana di “Uniti per l’Alternativa” Marta Evangelisti anche a seguito della richiesta di alcuni sindaci, in particolare quelli di Vergato, Grizzana Morandi e Castel d’Aiano che nei giorni scorsi hanno presentato un documento a firma congiunta chiedendo che venga garantita la piena rispondenza tra l’ipotesi di riorganizzazione e le attività effettivamente avviate.
Barigazzi a Vergato aveva assunto l’impegno di monitorare la situazione e di ritrovarsi periodicamente per verificare l’andamento rispetto al Piano di Riordino – afferma Evangelisti -. Un piano che prevedeva l’accentramento delle attività di chirurgia generale e ortopedia presso l’ospedale di Porretta Terme, il mantenimento presso l’Ospedale di Vergato delle funzioni interne compresa la chirurgia ambulatoriale e day surgery ed un sensibile potenziamento dei servizi della Casa della Salute. Secondo i sindaci tuttavia, mentre sono proseguite senza sosta le operazioni di trasferimento del reparto di ortopedia e dell’accentramento delle attività di chirurgia presso l’Ospedale di Porretta, risultano invece stazionarie le azioni relative al potenziamento e rafforzamento dell’Ospedale di Vergato, fondamentali per garantire un equilibrio tra le esigenze del territorio e la tutela delle funzioni sanitarie sociali”.

“I sindaci lamentano inoltre come risulti anche assai lontano il passaggio di gestione diretta del Pronto Soccorso da parte del 118, con conseguente turnazione da parte dei medici internalisti del nosocomio – incalza Evangelisti -. Inoltre i posti letto dedicati alle cure intermedie avrebbero comportato una riduzione dei posti disponibili per le degenze ospedaliere. Non risultano notizie circa l’atteso potenziamento delle attività diagnostiche e specialistiche della Casa della Salute e non pare ancora avviata, al momento, nessuna misura rivolta alla valorizzazione dell’attività riabilitativa e post – operatoria e dell’attività di day surgery, come invece previsto nel piano di riordino presentato nei mesi scorsi. Il timore degli Amministratori locali così come quello espresso da numerosi operatori del settore, nonché dagli utenti è che questo “Piano di riordino” serva solamente a un depotenziamento totale di entrambe le strutture sanitarie con epiloghi che non vogliamo neppure immaginare”.

 Marta Evangelisti

Consigliere metropolitano Gruppo “Uniti per l’Alternativa”

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