Il siginificato più chiaro dell’incontro in programma per questa sera a Vergato è, a mio avviso, ben specificato nella seconda parte del titolo, ovvero “illustrazione del piano operativo”. Quindi chi pensa che stasera ci sia qualcosa da discutere si prepari. L’intenzione di chi starà sul palco delle autorità sarà quella di spiegare (un obiettivo non facilisssimo…)agli appenninici presenti cosa e come intendono proseguire nel loro “piano di riordino dei servizi ospedalieri territoriali”. Le decisioni sono già state prese da tempo in alto e altissimo loco. Sia le proteste davanti all’Ospedale di Porretta che le più recenti, con fiaccole e senza, nelle vie di Vergato, sono passate senza lasciare traccia. E questo sarà molto difficile da spiegare e far accettare ai residenti in Medio e Alto Reno che si aspettavano maggior ascolto in particolare da chi occupa cariche importanti grazie al loro voto.
C’è una via d’uscita che potrebbe far sentire meno amara la pillola del trasferimento di Ortopedia al “Costa” di Alto Reno Terme: una dichiarazione con firma che il reparto in oggetto, nel caso a Porretta non venissero raggiunti i numeri richiesti , ritornerà a Vergato. C’è un gran timore, non solo da parte mia, che, se le regole non cambiano, nel giro di due (massimo tre) anni si debba andare al “Maggiore” di Bologna, dove sono strapieni e da qui rimbalzano già adesso i pazienti nei vari ospedali della provincia.
