Interruzione Linea Ferroviaria Porrettana

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Trenitalia comunica un programma di massima, in fase di affinamento, per i viaggiatori da Porretta verso Bologna.
Tutti i bus effettuaranno fermate a Silla e Riola.
Punti di fermata:
– Porretta: piazzale stazione
– Silla: fermata TPER Silla Dopolavoro
– Riola: fermata TPER stazione.
Ore 5: bus da Porretta, ferma a Silla e Riola, quindi prosegue diretto per Bologna (non riuscirebbe a effettuare coincidenza con treno 6336).
Ore 5.12: treno 6336 da Riola a Bologna.
Treno 6338 cancellato.
Ore 5.45 bus da Porretta, ferma a Silla e Riola ed effettua coincidenza con treno 11430, in partenza da Riola ore 6.19.
Ore 6.20 due bus da Porretta,  fermano a Silla e Riola ed effettuano coincidenza con treno 6340, in partenza da Riola ore 6.53.
Ore 7.00 bus da Riola a Porretta in coincidenza con treno 11431, in arrivo a Riola ore 6.52.
Ore 7.00 bus da Porretta a Riola un coincidenza con treno 11432, in partenza da Riola ore 7.31.
Ore 7.35 bus da Riola a Porretta in coincidenza con treno 11551.
Ore 7.30 bus da Porretta a Riola in coincidenza con treno 11614, in partenza da Riola ore 8.03.
Con successive email vi comunicheremo possibili variazioni e integrazioni al programma, completando il programma per tutta la giornata.
Il nostro reperibile è in sala operativa per definire e consolidare il programma d’esercizio.

 

Il Comitato Ferrovia Porrettana

Valerio Giusti

 

Comunicato di E’ TV

FRANA DI GAGGIO: SOSPESA LA CIRCOLAZIONE SULLA FERROVIA PORRETTANA

Dall’alba di oggi, martedì 6 marzo, è temporaneamente sospesa la circolazione sulla linea ferroviaria Porrettana, fra Riola e Porretta, a causa della frana che da venerdì interessa la zona di Marano di Gaggio Montano. La decisione è stata presa in tarda serata dalle Ferrovie, a causa di un innalzamento del livello del fiume Reno, già parzialmente invaso dall’enorme massa di terra, circa un milione di metri cubi. L’acqua rischia infatti di raggiungere i binari del treno. Le Ferrovie provvederanno ad attivare servizi sostitutivi con autobus per pendolari e viaggiatori che devono percorrere la tratta. Per il momento a Marano sono 5 le abitazioni sgomberate, ma è già pronto un piano di evacuazione più vasto qualora il Reno venisse completamente bloccato dal corpo franoso, creando una diga naturale. A muoversi è un movimento franoso che già nel 1996 aveva creato una situazione di emergenza nella zona, divorando allora 12 case.

Aggiornamenti nei telegiornali e nella rassegna stampa di Ètv.

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2 Commenti

  1. Suppongo che detto servizio alternativo sia legato alla frana in movimento in quel di Marano . Sempre molto parche e lacunose nelle informazioni le nostre Istituzioni . Che ci sia anche lì la Spending Review ? Per gli appassionati di trasporti ferroviari consiglio di andare in Internet e vedere in funzione i convogli spazzaneve nel nord Europa . Oggi ho visto quello in opera sulle ferrovie inglesi, tempo fa vidi quelli svedesi e tedesco-austriaci . La fanno facile questi paesi ! Da loro non nevica mai e durante l’inverno la temperatura non va mai sotto lo 0 ! Così mi sembra che ci raccontino a scusante delle paralisi ferroviarie italiane, linea Porrettana compresa . Mi sembra quindi che il famoso pellet austriaco prodotto con legno di abete sia un imbroglio, in realtà è prodotto con legna di palma da datteri, sempre austriache, ovviamente .

  2. Molte di queste frane hanno una duplice origine : la prima è il tipo di terreno argilloso e con sensibili angoli di scarpa ; la seconda è legata all’attività antropica degli ultimi 250 anni . Per dirla in parole povere, causa l’aumento demografico iniziato nel 1700, furono messi a coltura, disboscando, ampie aree . Nella seconda metà dell’ 800, su pressioni dei grandi agrari, si emanò una legge che consentiva il totale disboscamento e trasformazione ad aree coltivate di ogni terreno al di sotto della coltivazione del castagno, ovvero al di sotto di circa 700-650 metri in quota . Vi fu una devastazione di milioni di ettari di cui, ancor oggi, ne paghiamo le conseguenze . Gran parte delle aree di frana sono l’ eredità di uno scriteriato disboscamento . Il guaio è che il recupero boschivo su detti terreni in movimento è estremamente difficile anche piantumando essenze di rapida crescita e capacità di attecchire come la Robinia Pseudoacacia . In taluni casi queste zone franose si sono trasformate in pseudo calanchi . A questo punto non vi è mezzo di arginare il disastro . Cosa poi rendessero dette aree coltivate lo abbiamo visto negli ultimi 60 anni con la quasi totale fuga dai campi e l’abbandono delle aree montane .

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