Ennesimo tristissimo resoconto del Comitato Ferrovia Porrettana:
“Quando i cittadini subiscono inermi i disservizi come quelli odierni, 15/02/2018, non esistono spiegazioni che possano giustificare l’incapacità delle aziende ferroviarie di garantirci un servizio pubblico dignitoso. Esiste solo la drammatica realtà del racconto di una viaggiatrice che ci racconta una giornata di feroce inefficienza.
Il Treno 6356 delle 14.22 da Porretta Terme viene cancellato e siamo investiti da un’indecente stillicidio di annunci contrastanti che illudono sulla partenza di treni che si riveleranno inesistenti. Arriva un pullman che parte palesemente sovraffollato. A Riola l’autista si scorda di fermarsi: inchioda sulla stradone e scarica per strada i passeggeri. Alla Carbona si scorgono un treno Tper e un vecchio treno FS fermi sui binari: forse uno tentava di trainare l’altro. A Pian di Venola l’autobus resta fermo in colonna a causa di un grave incidente stradale. Una signora deve fare la pipì e minaccia di farla sul corridoio del bus e la fanno scendere per strada poi l’autista fa scendere tutti annunciando che saranno caricati da un treno proveniente da Vergato. Torniamo a piedi verso la stazione di Pian di Venola mentre la coda si sblocca e l’autobus sparisce. Il treno annunciato arriva dopo 10 minuti ma si ferma mezzora a Marzabotto per aspettare la coincidenza in ritardo di 25 minuti. Arrivo a Casalecchio Garibaldi alle 17.25, dopo circa tre ore di assurda odissea”.
Abbiamo riportato fedelmente le parole della viaggiatrice che ha vissuto in prima persona l’inefficienza del servizio ferroviario metropolitano in situazioni di emergenza.
Un’emergenza che non è dovuta a cause impreviste ed eccezionali ma sono una diretta conseguenza del mancato rispetto delle promesse regionali che ci avevano garantito treni moderni ed efficienti sulla linea porrettana a partire dal mese di ottobre 2017 e che invece oggi ci regalano le beffe di un servizio ferroviario indecente.
Ecco il bollettino finale che hanno subito i colleghi viaggiatori.
Da Bologna Treno 6353 delle 13:04 soppresso a Pioppe; Treno 6355 delle 14:04 soppresso a Marzabotto; Treno 6357 delle 15:04 soppresso; Treno 6359 delle 16:04, 32 minuti di ritardo; Treno 6361 delle 17:04, 10 minuti di ritardo; Treno 6337 delle 17:34, 12 minuti di ritardo; Treno 11437 delle 18:04, 11 minuti di ritardo; Treno 11645 delle 18:34, 9 minuti di ritardo;
Da Porretta Terme Treno 6352 delle 13:22, 85 minuti di ritardo; Treno 11420 delle 14.22, 62 minuti di ritardo; Treno 6356 delle 15:22 soppresso; Treno 6358 delle 16:22 soppresso; Treno 6360 delle 17:22, 42 minuti di ritardo; Treno 6364 delle 19:21 soppresso;
Soppressi anche i treni 11632, 11638, 11639, 11641, 11643 per/da Marzabotto.
I PENDOLARI RINGRAZIANO !!!!!!
Bologna, 15/02/2018
Valerio Giusti Per il Comitato per la Ferrovia Porrettana
Sig. Giusti, non so se sia percorribile la strada di una azione collettiva, di certo un simile disservizio è all’apice della inefficienza e della presa per i fondelli . Sospensioni dei trasporti con le più inverosimili giustificazioni : neve, pioggia, vento, sole ecc. . Rottami di elettrotreni messi sulla linea Porrettana . Tutto ciò che non si riesce a portare in fonderia finisce sulla tratta Bologna-Porretta e ritorno . Vede, a mio avviso, il nocciolo del problema sta nel fatto che i ruoli gestionali dei “servizi pubblici” vengono occupati su indicazione dei partiti e, poi, non esiste alcuna valutazione del merito, la celebre meritocrazia .