Anche nel territorio collinare e montuoso dell’Area Metropolitana di
Bologna, attraversato dalle valli del Reno e del Setta, è continua ed
attenta l’azione dall’Arma dei Carabinieri, posta in essere, dapprima, con
un’energica e dinamica azione di prevenzione e poi con una puntuale attività
di repressione nei confronti di tutte le espressioni delinquenziali che si
manifestano.

L’azione messa in atto, in conseguenza dell’analisi dei variegati fenomeni
che hanno investito nel tempo il territorio, ha permesso, confrontando le
statistiche degli ultimi sei mesi rispetto all’analogo periodo dello scorso
anno, di ridurre del 20% i furti (del 40% presso abitazioni), del 22% i
danneggiamenti, del 10% i reati in materia di stupefacenti. Di contro, le
indagini hanno portato ad un aumento significativo nell’individuazione degli
autori dei reati con incrementi del 82% per i furti e del 95% per i
danneggiamenti.

In aumento, purtroppo, i reati commessi per mezzo telematico. Fenomeno
quest’ultimo non facilmente arginabile se non con un’efficace informazione
alla popolazione sulle insidie del web, sulle quali l’Arma sta investendo.
Comunque anche in questo ambito l’attività investigativa ha consentito
l’individuazione del 31% degli autori, tenendo conto che la maggior parte
dei reati di truffa a mezzo web è commessa da soggetti che si trovano
all’estero.

Sempre in tema di truffe, l’informazione alle fasce deboli della popolazione
è stata capillare, fornendo consigli su come prevenirle e come reagire a
qualsiasi forma di raggiro. Per questo motivo, negli ultimi sei mesi, ci
sono stati soltanto tre tentativi, respinti dalla pronta reazione delle
vittime che hanno immediatamente avvertito il numero d’emergenza 112.

Negli ultimi sei mesi sono stati individuati gli autori di 471 degli 890
reati verificatisi, provvedendo all’arresto di 18 persone e alla denuncia in
stato di libertà di 540 persone.

Sono stati individuati e arrestati:

–      7 persone per coltivazione o spaccio di sostanze stupefacenti;

–      un giovane per omicidio stradale;

–      due uomini per atti persecutori;

–      una coppia resasi responsabili delle cosiddette “truffe dello
specchietto”.

Sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria gli autori di 39 furti,
l’autore dell’unica estorsione verificatasi, 35 autori di truffe
telematiche, 14 autori di danneggiamenti, 7 ricettatori, gli autori di due
episodi di delitti commessi con mezzi informatici, quali possesso di
materiale pedopornografico e tentativo di ricatto a seguito di scambio di
materiale fotografico a danni di minore.

In particolare:

–     Il 14 febbraio, serrate indagini hanno consentito ai Militari delle
Stazione Carabinieri di Alto Reno Terme di individuare e denunciare all’A.G.
uno degli autori di un furto perpetrato, durante la precedente notte, presso
un bar con sala giochi di Porretta Terme, dal quale avevano asportato la
cassa contenente 200 euro e l’apparecchio scambia monete contenete 1000
euro. La refurtiva quasi interamente ritrovata è stata restituita al
legittimo proprietario;

–     Il 12 febbraio, i Militari della Stazione di Castel D’Aiano e Vergato
hanno tratto in arresto un cittadino extracomunitario per “atti
persecutori”. Lo stesso, già nelle precedenti settimane era stato tratto in
arresto due volte per violazione della Legge sull’immigrazione, perché
espulso e rientrato irregolarmente sul territorio nazionale, e per lesioni e
resistenza a P.U., sottoposto a misure cautelari dell’obbligo di firma e di
dimora con prescrizione, oltre a violarne più volte, assumeva,
continuamente, atteggiamenti prepotenti e minacciosi nei confronti del
titolare e dei dipendenti di un esercizio pubblico di Vergato;

–     Il giorno 8 febbraio, i militari della Stazione di Castiglione dei
Pepoli, di Vado e di Marzabotto, traevano in arresto una coppia proveniente
dalla provincia di Prato, che poco prima aveva messo in atto due truffe con
la tecnica dello specchietto. Gli stessi aggirandosi per le zone meno
frequentate dell’Appennino, individuavano persone anziane o donne sole, per
poi mettere in atto il loro subdolo piano, scagliando dapprima un sasso nei
confronti dell’auto dei malcapitati, per poi accusarli di avergli procurato
danni all’autovettura, così chiedendo o pretendendo un risarcimento
immediato in contanti.

–     Il 20 ottobre 2017, i militari della Stazione di Castel di Casio
arrestavano in giovane del posto che aveva avviato, nel bosco della zona,
una piantagione di Marijuana;

–     Il 15 settembre 2017, i militari della Stazione di Lizzano in
Belvedere, arrestavano un soggetto abitante di Bologna che aveva allestito
una piantagione di circa 70 piante, in un appezzamento boschivo
dell’Appennino preso in affitto;

–     31 agosto 2017, personale dell’Aliquota Operativa di Vergato e della
Stazione di Gaggio Montano, traevano in arresto, a Gaggio Montano,  una
coppia  che aveva avviato una piantagione di Marijuana;

–     Il 10 agosto 2017, i militari della Stazione di Castel di Casio
arrestavano due giovani del posto che avevano, in una zona boschiva della
zona, impiantato una piantagione di 80 piante di  Marijuana e detenevano per
lo spaccio 350 grammi si sostanza già pronta.

Nello stesso periodo sono state denunciate 27 persone sorprese alla guida
sotto effetto di alcool e/o stupefacenti, a carico dei quali sono stati
adottati gli ulteriori provvedimenti si sospensione della patente.

Foto conferenza stampa – Comando Provinciale Carabinieri Bologna.
Nella foto, da sinistra, Maresciallo Maggiore Danilo Salvatore, Comandante
della Stazione Carabinieri di Alto Reno Terme, Tenente Colonnello Marco
Francesco Centola, Comandante del Reparto Operativo Carabinieri di Bologna e
Maggiore Sabato Simonetti, Comandante della Compagnia Carabinieri di
Vergato;

Foto posto di controllo – Stazione Carabinieri Alto Reno Terme.

SHARE

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here