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VARIANTE DI VALICO: I Sindaci sollecitano investimento previsto di 30 milioni

 

Rifacimento strade, realizzazione di ponti e marciapiedi, sistemazione di movimenti franosi, riduzione del rumore: sono numerosi gli interventi che i cittadini delle aree coinvolte dai disagi per la realizzazione della Variante di Valico attendono da Autostrade. Ma l’iter di approvazione dei progetti è ancora in corso per questo i sindaci chiedono l’intervento del ministero.

 

Sono anni che sollecitano Autostrade affinché completi i lavori a compensazione dei disagi generati dalla realizzazione della Variante di Valico, e adesso i sindaci di Castiglione dei Pepoli e San Benedetto Val di Sambro pressano il ministero perché approvi i progetti che consentano ad Autostrade di intervenire. Si tratta degli interventi relativi ai cosiddetti lotti 6 e 7 e che coinvolgono  direttamente i due comuni e in particolare le frazioni di Pian del Voglio, Montefredente, Ripoli (nel comune di San Benedetto Val di Sambro) e Sparvo e Roncobilaccio (Castiglione dei Pepoli). I lavori saranno appaltati congiuntamente da Autostrade che da contratto deve realizzarli come opere compensative. C’è poi il lotto “Galleria di base” che riguarda solo Castiglione.

Complessivamente si tratta di oltre 30 milioni di interventi.

Riguardano nel dettaglio il rifacimento e dell’allargamento della strada che collega Piano del Voglio alla stazione ferroviaria, il rifacimento della strada comunale via Ca’ di Brusori, i marciapiedi di Pian del Voglio, il parco di Montefredente, interventi su diverse frane attive, la nuova strada di collegamento dal casello autostradale di Badia a Sparvo, la riqualificazione del borgo di Badia, la strada di collegamento tra Roncobilaccio e Bruscoli, il nuovo ponte sul torrente Gambellato, il marciapiedi di Roncobilaccio.

Maurizio Fabbri, sindaco di Castiglione dei Pepoli, spiega come i progetti che in questi anni l’hanno visto collaborare strettamente con il collega di San Benedetto siano pronti e in attesa di essere approvati sul tavolo del ministero, e che per questo è stato chiesto un incontro al sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e ai Trasporti  Michele Dell’Orco:dopo tanti anni di lavoro serrato per riprendere in mano tutte le questioni, condividerle con i cittadini e gli enti, affrontare la giungla burocratica, siamo arrivati al momento decisivo. Chiediamo al ministero di ascoltarci e di darci una mano. Ci sono cittadini che hanno subito notevoli disagi per un’opera nazionale e hanno aspettato con responsabilità: hanno il diritto di avere quello che gli spetta“.

Il sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni ricorda come poi, oltre a questi temi, ci sia un’altra questione irrisolta sul tavolo, quella dell’inquinamento acustico. “È inaccettabile che a quasi tre anni dall’apertura della variante ancora nulla sia stato fatto nei confronti delle aree per le quali è stato certificato che la rumorosità supera i limiti di legge. Sono poi state disattese le promesse di approfondimenti sul rumore diffuso che Autostrade si era impegnata a sviluppare e trasmettere a Regione e Comuni”.

Alessandro Santoni

Secondo Santoni gli sforamenti non sarebbero dovuti ad errori costruttivi, quanto probabilmente a qualche limite progettuale, per cui non è corretto proporre come banale soluzione la sostituzione degli infissi dei fabbricati. “Risolvere questi problemi è un dovere che le istituzioni hanno verso i cittadini, è un obbligo di legge ed è necessario per la tutela della salute delle persone: le emissioni sono sonore vanno limitate e nel caso sanzionate” conclude il primo cittadino.

 

 

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