Il comunicato del Comitato Ospedale Porretta Terme:
Nella mattinata dell’Epifania verso le 6.00 una donna di Vidiciatico (comune di Lizzano in Belvedere), in gravidanza a termine, ha richiesto l’intervento del 118 manifestando dolori crescenti. La centrale del 118 ha quindi allertato l’ambulanza Gaggio 1 la quale a sua volta ha avvisato l’auto medica di Marano, ma la centrale operativa del 118 ha preferito attivare l’elisoccorso. Purtroppo dopo 20 minuti dall’attivazione, l’elisoccorso non ha potuto raggiungere la donna a causa di un improvviso guasto. Di conseguenza allora è stata riattivata l’auto medica di Marano, la quale in collaborazione con l’ambulanza ha trasportato la donna all’Ospedale Maggiore.
Il decreto 70 in merito al trasporto in emergenze dice con chiarezza che l’elisoccorso e’ un mezzo integrativo e non sostitutivo all’ambulanza e all’automedica.
Di notte si sa l’elicottero atterra nelle piazzole quindi inevitabilmente si allungano i tempi di interventi sui pazienti.
La chiusura dei punti nascita nelle zone montane è molto sentito, ma la politica in questi anni si è dimenticata di noi, privando il nostro territorio, l’Appennino, del sacrosanto diritto di NASCERE e VIVERE in sicurezza.
Vorrei chiedere questo a chi deve difendere e preservare il nostro territorio: ci meritiamo davvero di far nascere così i nostri ?
Dobbiamo aspettare che succeda l’inevitabile perché qualcuno faccia qualcosa ?
Mettetevi una mano sul cuore, abbiate un po’ di umiltà e coraggio nel dire che la chiusura del punto nascite di PORRETTA è stato un grande errore da parte dell’Azienda e della Regione e che è arrivato il momento di riaprirlo.
Non vogliamo case parto e/o ostetriche al domicilio.
Rivogliamo il nostro tanto amato punto nascite !!!!!
Emanuela Cioni
Presidente del Comitato in difesa dell’Ospedale di PORRETTA TERME
Un altro allarme dalla montagna, un altro parto con più rischi del dovuto, un altro caso resosi ancora più grave per un guasto meccanico. Un guasto ad una macchina non è cosa rara, le macchine volanti o non, sono sempre macchine e quindi con possibili interruzioni di servizio, ma se capitano al mezzo chiamato a soccorrere, tutto assume maggiore gravità, perchè si mettono a rischio le vite delle persone.
Questo fatto ci ricorda quanto avvenne a Lizzano anni fa, allorchè una persona colpita da infarto chiamò il 118 e dalla centrale operativa partì la chiamata all’automedica sempre a Marano, il medico si accinse subito a partire ma l’auto non partì, ed era quella di riserva… i tempi si allungarono, il sanitario arrivò sul posto…. troppo tardi….
Serve ancora dilungarsi su questi fatti ? Serve ancora ripetere quanto già detto più volte ? Non credo. E’ realtà saputa e risaputa. A questo punto o si vuole intervenire o non si vuole dietro problematiche finanziarie. Ai politici la risposta che debbono ai cittadini.
M.B.
ULTIM’ORA – Seguirà a breve una precisazione sulla cause dell’impossibilità a partire dell’elisoccorso