La Legge 445 del 1908 tra ha inserito l’abitato di Lizzano in Belvedere tra gli abitati da consolidare e per questo nel tempo sono stati fatti a più riprese studi e indagini geologiche dal Servizio Tecnico Bacino Reno ora Servizio Area Reno e Po di Volano dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile per definire la perimetrazione e zonizzazione delle aree in dissesto.
Lo stesso Servizio Tecnico aveva predisposto e seguito per tre decenni il monitoraggio dell’abitato mediante letture periodiche degli inclinometri e piezometri installati.
I dati indispensabili per definire i lavori di consolidamento sono stati integrati via via che si rendevano necessari specifici progetti di intervento. Tra il 2010 e il 2012 sono stati realizzati interventi per uno stanziamento di euro 517 mila circa realizzati presso la località Fondaccio dove era in atto un dissesto con erosione e arretramento della scarpata a valle dell’abitato.
Di qui il progetto esecutivo finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per un importo di 500 mila euro. La progettazione e la direzione lavori è stata effettuata dai funzionari tecnici del Servizio Reno e Po di Volano della sede di Bologna, Anna Rita Bernardi, Gianfranco Rodolfi, Sara Vacchi e Matteo Bernardi mentre il responsabile del procedimento è il Responsabile del Servizio area Reno e Po di Volano Claudio Miccoli.
L’intervento prevede opere di rafforzamento della stabilità del pendio per una larghezza di circa 40 metri che in questo tratto si presenta particolarmente acclive e con edifici limitrofi al bordo della
Si tratta di una tecnica innovativa studiata da ricercatori dell’Università di Padova e disponibile solo da pochi anni alternativa ai tradizionali rinforzi per la stabilizzazione di movimenti franosi lenti e di pendii instabili che richiede una cantierizzazione meno complessa e articolata con mezzi più leggeri e minor movimentazione di carichi. La durata dei lavori è prevista di circa 240 giorni.