Un intervento di restauro del tetto non era più possibile procastinarlo e nacque tempo fa l’Associazione Amici del Santuario di madonna dell’Acero che lanciò un crowwdfunding , ovvero una raccolta di fondi per far partire i lavori. Tanti fedeli e d anche turisti di passaggio hanno aderito da vicino e  da lontano ma la cifra prevista per coprire i lavori sarebbe stata difficile da raggiungere se non fossero intervenute altre fonti. E così è stato. Tra queste la BCC Alto Reno.

Il Santuario arcivescovile della Beata Vergine dell’Acero ha subito un importante restauro di che cosa si tratta?

Il progetto è nato dall’esigenza di ripristinare l’intero manto di copertura del Santuario. – ci ha spiegato Roberto Margelli, Direttore Generale dell’istituto di credito – Lo stato di degrado imputabile al tempo, agli scarsi e sporadici interventi di manutenzione, uniti alla collocazione del Santuario ad una altitudine considerevole e quindi soggetto a forti innevamenti ed alla presenza di vegetazione ne aveva compromesso sia al tenuta che la stabilità.

Dott. Roberto Margelli

In che cosa è consistito l’intervento?

L’intervento, come illustrato dai tecnici e dalle ditte che hanno eseguito i lavori durante la recente inaugurazione, è consistito nella rimozione integrale delle lastre esistenti, un esame di quelle riutilizzabili, approvvigionamento di nuove lastre, sistemazione del tavolato e sostituzione di quello degradato, posa di guina bituminosa e rimontaggio del manto di copertura con le lastre preesistenti o nuove. Il tutto mantenendo lo stesso sistema di montaggio di quello originario.

Quale è stata la durata dei lavori ?

Numerose sono state le pause sia invernali che altre legate ad eventi meteorologici avversi. L’interno del santuario è stato comunque sempre mantenuto in condizioni di copertura e di sicurezza. L’intervento è iniziato a giugno 2016 ed è terminato a luglio 2018.

Come è intervenuta la BCC dell’Alto Reno ?

Fra le istituzioni che sono intervenute la BCC dell’Alto Reno, come ha fatto in altri contesti simili sulle Chiese e Campanili della Valle del Reno, ha dato un contributo ogni anno per l’opera ed al termine ha erogato un mutuo a tasso zero e senza nessuna spesa per permettere la chiusura dei lavori ed attraverso gli incassi estivi ed annuali il rientro progressivo della somma.

Da sn: dott. Roberto Margelli, Direttore Generale BCC Alto Reno, Mons. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, dott. Bruno Bartolomei, Presidente della BCC Alto Reno

Quindi se vediamo lavori su un tetto di una Chiesa o su un Campanile è anche per merito Vostro?

Diciamo che la BCC è nata dall’unione di molte Casse rurali della zona che sono nate negli oratori, nelle chiese della zona, non aiutare queste realtà sarebbe come rinnegare le nostre origini. Aggiungo inoltre che si tratta poi sempre di vere e proprie opere d’arte che rappresentano luoghi di culta da un lato, luoghi di aggregazione dall’altro, ma anche opere d’arte che rappresentano attrattive turistiche per le nostre zone. E’ oer questo che questo Consiglio di Amministrazione, come i precedenti, ha senza alcuna esitazione deliberato di aiutare queste iniziative e contribuire e finanziare la ristrutturazione di queste importanti edifici della nostra zona. Il merito però è comunque principalmente sempre dei sacerdoti o dei cittadini che prendono l’iniziativa e la mettono in pratica, La BCC può aiutare un progetto, ma a monte ci devono essere le idee, la volontà e l’impegno da parte di chi questi luoghi li gestisce o li ha a cuore. Per Il santuario dell’Acero il vero “eroe” è stato Don Isidoro Sassi, ex parroco di Porretta, che ora oltre ad una parrocchia di Bologna ha in carico anche la gestione del Santuario. E’ a lui e all’Associazione “Amici del Santuario di Madonna dell’Acero” unitamente alla Curia ed al Vescovo Mons. Matteo Maria Zuppi (presente all’inaugurazione) che va il vero merito di aver portato a termine questo grande progetto.

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