Folto pubblico a Scola, antico e suggestivo borgo dell’Appennino bolognese, per la prima presentazione pubblica di “Storie di pietre e di scalpellini nel Bolognese”, volume di Alfredo Marchi realizzato dal Gruppo di Studi Alta Valle del Reno e dall’Associazione Fulvio Ciancabilla con il patrocinio non oneroso dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
“Maestro vuol dire insegnare e trasmettere conoscenze e valori. Così anche il duro lavoro dello scalpellino si fa arte: questo volume vuole dare il giusto riconoscimento a tutti coloro che con il sudore della fatica e l’uso della conoscenza hanno dato lustro alla nostra terra e quegli appassionati e alle loro associazioni che oggi le raccontano e ne fanno rivivere la storia e la dignità”.
Con queste parole Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha fatto da madrina alla vernice della pubblicazione che racconta a storica degli scalpellini di Montovolo, i “maestri della pietra” che per secoli hanno reso famoso l’Appennino bolognese nel mondo.
Il volume curato da Marchi, infatti, racconta dell’esperienza degli scalpellini di Montovolo, di come fa ogni sasso a diventare pietra ben squadrata in grado di legarsi l’una alle altre anche in assenza di malte e cementi. “Storie di pietre e di scalpellini nel Bolognese” raccoglie testimonianze di una vita di tante persone che nelle cave ci sono nate e cresciute. Di chi ha fatto della fatica quotidiana una missione di vita.
“Ringraziamo l’Assemblea legislativa e la Presidente Saliera per il sempre costante impegno e interesse a preservare la storia del nostro territorio”, ha spiegato Stefano Vannini, presidente dell’Associazione Ciancabilla, che ha ideato e realizzato il progetto.