Una pioggia di euro per l’Appennino emiliano-romagnolo e le sue imprese. Una cifra che oscilla tra i 15 e i 18 milioni di euro e che andrebbe già nel bilancio 2019 della Regione Emilia-Romagna: obiettivo ridurre considerevolmente l’Irap alle aziende attive nelle zone di montagna, contribuire a ridurre le altre tasse e imposte dei Comuni montani, sostenere le neoimprese dell’Appennino con una sorta di fiscalità zero.
E’ quanto ha spiegato il consigliere regionale Igor Taruffi ieri sera nel convegno organizzato da Cna Bologna “Fiscalità di vantaggio e rilancio dell’Appennino”, davanti alle imprese invitate da CNA ai Fienili di Campiaro a Grizzana Morandi.
“E’ il primo incontro di una lunga serie che ho in programma per l’Appennino – ha spiegato Igor Taruffi, consigliere che sostiene la maggioranza in Regione -. Stiamo lavorando a misure che porteranno una fiscalità di vantaggio per l’Appennino, quindi interesserà migliaia di imprese della montagna bolognese. Stiamo ancora studiando i dettagli, ma possiamo dire che i vantaggi fiscali saranno già previsti nella legge di bilancio della Regione per il 2019, come segnale concreto e immediato. Probabilmente la proposta di legge andrà in approvazione nella primavera del 2019 perché vorremmo che queste riduzioni fiscali non fossero una tantum ma diventassero strutturali per legge anche per gli anni a venire. La Regione dunque pensa a una riduzione dell’Irap per le imprese e a compensazioni per i Comuni montani che ridurranno tasse e imposte alle imprese”.
Non è ancora stato deciso quindi quanto sarà il taglio dell’Irap per le imprese, però alcune ipotesi cominciano a delinearsi. “Non saranno interventi generalisti” ha spiegato Taruffi, quindi non saranno interventi a pioggia per tutte le imprese, ma si pensa ad una riduzione anche fino al 50% dell’Irap e la platea di imprese interessate potrebbe essere almeno un terzo di quelle in attività in Appennino. Confermato il vantaggio fiscale per le neo-imprese, “ma – ha spiegato Taruffi – per la Regione sarà prioritario sostenere soprattutto le imprese che sono in attività, per evitare che chiudano”.
Soddisfatta dunque la Cna, sia per la notizia che per averla portata direttamente alle imprese Cna presenti ieri sera nei luoghi cari a Giorgio Morandi. “Fare impresa nelle zone di montagna è molto impegnativo, più che in altri territori – ha spiegato Marco Gualandi, Presidente Cna Bologna Area Appennino – quindi non possiamo che accogliere con favore questa fiscalità di vantaggio per le nostre imprese”.
Ma la serata ai Fienili di Campiaro è stata anche l’occasione per un confronto con la Regione su altri temi molto “sensibili” per le imprese d’Appennino, le infrastrutture in primis. “Avevamo puntato sulla Bretella Reno-Setta – ha spiegato Gualandi -. Non è possibile farla perché costa troppo? Però interveniamo con decisione sulla Porrettana e sul trasporto ferroviario, troppi i treni soppressi o in ritardo. E sulle infrastrutture telematiche, sta per entrare in vigore la fatturazione elettronica, ma se internet è faticoso quassù in Appennino, non sarà semplice rispettare i tempi richiesti dalla nuova procedura”.
Taruffi ha rassicurato che varianti sulla Porrettana come quella per Marzabotto e il raddoppio della linea ferroviaria Porrettana sono tra i temi all’attenzione della commissione mobilità dell’Assemblea regionale.
Al convegno erano presenti Maurizio Fabbri, Sindaco di Castiglione dei Pepoli, Alessandro Guidotti, Assessore alle attività produttive del Comune di Gaggio Montano, Cesare Calisti, Presidente di Cosea Ambiente.