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UNIONE APPENNINO: Assegnati ufficialmente 600 mila euro al Comune di Castel di Casio per il restauro del centro storico

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La torre di Castel di Casio

 

È ufficiale, il Comune di Castel di Casio ha ottenuto un finanziamento di 600 mila euro a carico dello Stato per la ristrutturazione del centro storico medievale. Il decreto del presidente del Consiglio con cui si identificano i finanziamenti approvati per il progetto “Bellezza – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati” è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 14 novembre.

Il Comune di Castel di Casio sarà interessato da interventi edilizi per la ripavimentazione in pietra delle strade e piazze del centro storico, completamente asfaltato a partire dagli anni cinquanta, e per il restauro dei resti delle antiche mura medievali.

Ridando dignità e importanza alle piazze e alle vie del paese, con la pavimentazione in pietra, sarà possibile meglio apprezzare la zona una volta compresa nella cerchia muraria. La disposizione delle pietre, inoltre, ricorderà l’antico cardo e il decumano dell’età romana che attraversavano il borgo.

Le mura, opere dei maestri comacini, furono erette insieme alla torre nel periodo in cui Castel di Casio ospitò prima il podestà, poi il Capitanato della Montagna e infine la magistratura del Comune di Bologna, diventando il principale centro dell’Appennino bolognese, tra il XIII e il XIV secolo. Purtroppo le mura sono quasi completamente andate distrutte, per cui il progetto prevede la pulitura e consolidamento dei resti che oggi presentano segni di degrado derivanti principalmente dalla presenza di vegetazione.

Estremamente soddisfatto il sindaco di Castel di Casio Mauro Brunetti che non poteva desiderare di concludere meglio il suo secondo mandato amministrativo: «Castel di Casio è una delle tante perle dell’Appennino, e avevo promesso alla cittadinanza che avrei contribuito al rilancio del centro storico. Quasi alla fine del mandato posso dire con orgoglio di aver mantenuto la parola».

Il paese negli ultimi anni è stato conosciuto da molti turisti e visitatori soprattutto in occasione della rievocazione medievale che si tiene a fine agosto e che ha un successo tale da costringere gli organizzatori a limitare il numero degli accessi al borgo, per questioni di sicurezza. Il centro storico attuale di Castel di Casio è infatti di origine medievale, anche se la presenza umana è segnalata a partire dall’VIII secolo a.C. e il nome deriva dall’epoca romana “Vicus Cassi” voleva dire “borgata di Casio”. Ha sempre mantenuto molti contatti commerciali con la vicina regione Toscana dalla quale importava prodotti come il cuoio, il vino e l’olio, essendo uno spazio di transizione, di frontiera, di conflitti e d’invasioni che ne hanno determinato la ricchezza storica e artistica. Dalla Toscana verrà la pietra che sarà adoperata per la pavimentazione, la pietra serena extradura.

I lavori dovrebbero essere realizzati nel corso del 2019.

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