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APPENNINO: Una petizione alla Città Metropolitana per la SP 57 Madolma

E’ partita dai cittadini dell’Appennino una petizione rivolta alla Città Metropolitana per l e condizioni in  cui è ridotta la SP 57 Madolma. E’ in uno stato di abbandono con possibili gravi conseguenze per chi si trova  a passare con qualsiasi veicolo. E’ un tratto di 11 km, di cui 9 sono veramente messi male. La larghezza era di 5 metri, ma ora in molti punti non arriva neanche a 4 perchè ai lati il catrame si è frantumato.

 

 

SP57 Madolma: la “Strada dimenticata” dalla Città Metropolitana
NOI CHE….SIAMO COSTRETTI A FARE UNA PETIZIONE PER FARCI ASCOLTARE!!

Questa petizione è nata dalla necessità di fare presente lo stato di pessima
manutenzione della strada provinciale Madolma.
Siamo cittadini di montagna, dove il vivere quotidiano è molto più costoso rispetto
alla città per mancanza di servizi, costretti ad utilizzare l’auto o comunque mezzi
propri per ogni necessità. Da alcuni anni ci sentiamo dimenticati dalla Città
Metropolitana , percorriamo strade con buche, avvallamenti e crepe, rattoppi di
asfaltatura. La strada è disagevole per le auto e pericolosa per moto e biciclette.
I muri di sostegno, anche quelli bellissimi in sasso fatti dai nostri nonni e che
rappresentano una parte della nostra cultura, a monte e a valle della strada,
stanno franando; le scoline vengono pulite, se tutto va bene, una volta all’anno.
Le fronde degli alberi invadono la carreggiata a tal punto che i mezzi pesanti sono
costretti ad invadere la corsia opposta, mettendo a rischio loro stessi e chi la
percorre.

Chiediamo quindi il rispetto di quanto scritto nel vostro statuto: è un nostro
diritto!!
Del resto vi ricordo che l’art. 17.2 del vostro statuto, prevede espressamente:
La Città Metropolitana è proprietaria della rete metropolitana della mobilità
stradale che garantisce i principali collegamenti sovra comunali ; ne gestisce la
manutenzione e lo sviluppo, perseguendo in particolare l’obbiettivo del
miglioramento della sicurezza stradale; può definire con le Unioni e i Comuni
programmi e servizi associati di manutenzione della rete viaria di rispettiva
competenza.

Inoltre, quali proprietari della rete stradale, incombe su di voi l’obbligo di
custodire l’infrastruttura, con tutti gli oneri connessi ed i relativi profili di
responsabilità previsti dall’art 2051 c.c.
Chiediamo quindi l’immediato interessamento da parte Vostra per risolvere una
situazione che è ormai diventata critica, con concreti rischi alla sicurezza e salute
dei cittadini.

Liliana Bettocchi

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