I sindaci della montagna bolognese esprimono la loro gratitudine nei confronti della Regione Emilia-Romagna, che si è dimostrata sensibile di fronte alle richieste d’aiuto più volte inviate dai territori duramente colpiti dal maltempo dello scorso inverno. Frane, smottamenti, dissesti hanno infatti messo duramente alla prova i comuni dell’Appennino, le cui strade in alcuni casi sono state chiuse per i danni provocati dai fenomeni naturali. La Regione ha perciò comunicato di aver stanziato nove milioni e mezzo per risolvere le criticità legate a neve, pioggia e gelicidio nella scorsa stagione invernale.
I sindaci coinvolti sono Salvatore Argentieri di Castel d’Aiano, Romano Franchi di Marzabotto, Alessandro Santoni di San Benedetto Val di Sambro, Elisabetta Tanari di Gaggio Montano e Barbara Panzacchi di Monghidoro.
” L’intervento della Regione era indispensabile e non possiamo che ringraziare l’assessore Paola Gazzolo” spiegano i sindaci ” e il presidente Bonaccini per la risposta positiva alla nostra richiesta d’aiuto, soprattutto perché, considerando la complessità degli interventi da predisporre, i tempi sono stati piuttosto veloci. A questo punto non ci resta che rimboccarci le maniche per avviare i lavori di ripristino e restituire quanto prima ai cittadini la possibilità di usufruire delle strade duramente danneggiate”
Avete presente il grillo parlante di Pinocchio? Bé, mi sono calato nei suoi panni: non sarà mica che si avvicinino le elezioni dell’ Aprile 2019? A proposito di interventi, non sarebbe il caso di dare un occhio agli acquedotti del Comune di Lizzano in Belvedere? Passi il can can di impianti funiviari mega galattici, ma la storia dell’acqua atletica, quella che dopo averla bevuta corri in bagno, vedi 2 anni fa, non fa una gran bella pubblicità a zone che presumono e pretendono di vivere sul turismo.
Più leggo e rileggo detti atti di soddisfazione più mi scappa da ridere. Finanziare il ripristino di assi viari è una cosa talmente eccezionale da suscitare meraviglia, giubilo ed entusiasmi. Pensavo che spender soldi per la collettività fosse il fine finanziario delle istituzioni, mi sono sbagliato, siamo in Italia, scusate la dimenticanza.