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La crescenta di Natale (La carsént ed Nadél)

pinza bolognese

di Katia Brentani

Dicembre si sa è il mese della festa con la F maiuscola: il Natale.

Per festeggiare il Natale ogni città, ogni paese, ogni famiglia ha i suoi riti e il suo dolce tradizione per ricordare a chi lo mangia il profumo di casa, anche se si trova dall’altra parte del mondo.

A Bologna città è tradizione, per le feste natalizie, preparare il panspeziale o certosino,  nelle campagne bolognesi il panone, una variante lievitata del certosino (si usa la dose doppia per panone), mentre sull’Appennino Bolognese  è usanza preparare la carsént ed Nadél ovvero la pinza con mostarda, uvetta e pinoli.

 

Questa la  ricetta (per due pinze)

Ingredienti: per la pasta: 1 kg di farina 00 – 400 gr. di burro – 400 gr. di zucchero – 4 uova – 2 bustine di lievito per dolci – scorza grattugiata di due limoni – un pizzico di sale – latte q.b. – per il ripieno: 400 gr. di mostarda bolognese – 150 gr. di marmellata di prugne – 80 gr. di pinoli – 100 gr. di uva sultanina ammollata nel vino – per decorare: zucchero semolato – 1 tuorlo d’uovo –

Procedimento: preparazione del ripieno: in una ciotola mettere la mostarda bolognese, la marmellata di prugne, l’uva sultanina (toglietela dal vino   e strizzatela fra le dita) e i pinoli. Mescolate con un cucchiaio di legno e lasciate il composto coperto da un panno.

Preparazione della pasta: disponete la farina a fontana, mettete al centro le uova intere, lo zucchero, il burro ammorbidito, il lievito, la scorza dei limoni e un pizzico di sale. Impastate bene gli ingredienti, aggiungendo la quantità di latte necessaria per ottenere una pasta omogenea.

Stenderla sul tagliere, fino ad ottenere una sfoglia alta circa un centimetro. Con questa ricetta si ottengono due pinze, quindi preparate due sfoglie.

Quando sono pronte stendeteci sopra il ripieno, poi arrotolate le sfoglie su se stesse fino ad ottenere un salame. State attente a non far uscire il ripieno. Appiattite un po’  le due pinze ottenute, spennellate la superficie con un tuorlo d’uovo e spolverizzate con lo zucchero semolato.

Infornate in forno caldo a 180° per 35/40 minuti.

Quando la pinza sarà cotta avrà le caratteristiche spaccature attraverso le quali  si intravede la mostarda.

Questo dolce è ottimo sia tiepido che freddo.

Si può “tocciare” (inzuppare) nel vino e nel latte.

Se lo conservate in un luogo fresco, avvolto in carta da forno, potete gustarlo anche dopo quindici giorni-venti giorni.

Per questo si preparava prima, per trovarlo tagliato a fette sulla tavola per il pranzo di Natale o da regalare ad amici e parenti in scatole infiocchettate.

 

Ricetta tratta da “Bologna la dolce. Curiosando sotto i portici fra gli antichi sapori” (Collana I Quaderni del Loggione – Damster Edizioni)

 

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