di Katia Brentani
Il sambuco, il cui nome scientifico è sambucus nigra, è una pianta comune nell’Appennino Bolognese. Durante le passeggiate nei boschi è facile vedere questo arbusto la cui chioma è disordinata e tende ad allargarsi ad ombrello. I rami giovani sono di colore verde, le foglie lanceolate di forma ovale e seghettate. I fiori sono bianchi e i frutti sono nerastri con la polpa succosa e aromatica.
Nel passato dal suo legno cavo era consuetudine ricavare cerbottane e zufoli con i quali i bambini si divertivano a giocare.
Sul sambuco esistono molte leggende. Si dice che i fra i rami del sambuco vivono spiriti buoni in grado di dare protezione alle case con giardini dove il sambuco è presente. Sembra che fosse molto amato dai Druidi e che le streghe si applicassero alle palpebre la linfa verde della sua corteccia per ricevere la seconda vista.
Con i suoi fiori e frutti un po’ magici è possibile preparare squisite prelibatezze.
Confettura di sambuco
Ingredienti: 1 kg di bacche di sambuco – 800 gr. di zucchero – 1 limone –
Procedimento: pulire e lavare con cura le bacche di sambuco, metterle in una pentola con lo zucchero e il succo di un limone. Fare cuocere fino a quando la marmellata non si addensa (circa un’ora), senza caramellare.
Versare la marmellata di sambuco nei vasi sterilizzati o sterilizzarli facendoli bollire per 20 minuti.
La confettura di sambuco si conserva un anno.