CALCIO – Bologna: contro la Doria è ancora emergenza

Rossoblù ancora rimaneggiati per la trasferta a Genova: difronte la Sampdoria di Stankovic, in corsa per la salvezza. Gli infortuni: superate le 70 giornate di indisposizione.

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foto bolognatoday

 

Sono trascorsi quarantaquattro giorni dalla ripresa del campionato in questo nuovo anno e il Bologna, dallo scorso 4 gennaio, continua nella perenne emergenza. La fila degli infortuni comincia proprio dalla sfortunata trasferta dall’Olimpico. Contro la Roma i rossoblù perdono di misura, uno a zero: Lucumi causa il rigore, Pellegrini firma il successo e Arnautovic risulta il migliore rossoblù in campo. Quel dì però mancavano all’appello già diversi rossoblù: Bardi, Barrow, Bonifazi, De Silvestri e Zirkzee, oltre a Kasius infortunato da diverse giornate e non convocato perché non al meglio della condizione.Non è finita qui, in quanto nella partitella del mercoledì, in preparazione del match contro l’Atalanta, si ferma anche il capocannoniere Arnautovic: il bomber austro-serbo si procura un trauma contusivo-distorsivo dell’avampiede destro. Si fermerà per cinque partite, prima di rientrare per uno spezzone di partita domenica scorsa contro il Monza, giusto il tempo per staccare il giallo utile per la squalifica.

Non facciamola troppo lunga, ma fin qui il Bologna ha già dato in tutti i sensi, perché sono ben 70 le giornate di infortuni fin qui sommate, distribuite fra i vari Arnautovic, Bagnolini, Barrow, Bonifazi, De Silvestri, Dominguez, Medel, Sansone, Schouten, Soriano, Soumaoro e Zirkzee. E forse abbiamo tralasciato per strada qualche minor.  Numero che sarà superano con le prossime assenze già preventivate: contro la Sampdoria saranno ancora out Bonifazi, Sansone, Soumaoro, Zirkzee e Bagnolini, ormai fuori dai giochi fino alla fine del campionato.

Infortuni che vanno e che vengono, squalifiche (fisiologiche) che arrivano nel momento meno propizio, fatto sta che l’allenatore Thiago Motta è da tempo immemore che non riesce ad allenare la squadra al gran completo e possa conseguentemente operare scelte non condizionate. Emergenza, tuttavia, che fino alla scorsa settimana i rossoblù sono riusciti a gestire nel migliore modo possibile. Lo abbiamo già scritto la scorsa settimana come le seconde linee siano riuscite nell’impresa di portare la squadra nella parte sinistra della classifica.

foto dazn

 

Ciò premesso, la sconfitta interna con il Monza non ha nascosto le solite lacune, in difesa e in attacco, non facili da colmare se non si ha a disponibile un ampio organico. In più annotiamo qualche scelta tecnica infelice fatta contro il Monza, soprattutto nel reparto offensivo, vedasi l’impiego di Ferguson come punta centrale, con Barrow in panchina e il giovane Raimondo a casa a giocare alla play station. Quindi, diventa difficile produrre azioni offensive degne di questo nome se non schieriamo attaccanti di ruolo. Diamo quindi a Motta qualche beneficio del dubbio, allena la squadra ogni giorni e la prepara in base ai disponibilità effettive, ma qualcosa dovrà essere rivisto a partire dalla prossima partita contro la Sampdoria. E il Bologna è in credito visto il pareggio dell’andata, 1 ad 1 al “Dall’Ara” contro i Doriani del nuovo allenatore Stanković, vecchio compagno di merende di Motta all’Inter.

Proprio il reparto offensivo è stato al centro della chiacchierata prepartita fatta dall’allenatore Motta con giornalisti, a due giorni dal match di sabato in trasferta a Genova: si gioca allo Stadio Luigi Ferraris sabato alle ore 15.00.  Con o senza attaccanti – racconta il tecnico felsineo – le partite nascono e si vincono con undici giocatori e tutti devono andare al massimo e con atteggiamento e spirito giusto spirito, per portare in campo quanto preparato durante la settimana. Solita litania – quella profilata da Motta – che spiega anche le motivazioni delle scelte. Barrow si, Barrow no, dipende da quanto esprime in allenamento ed evidentemente il ragazzo gambiano fa fatica a riemergere dalle paludi in cui è scivolato. Ma senza tre punte, Arnautovic, Sansone e Zirkzee, fare di necessità virtù e dare una possibilità anche al giovane Raimondo, che per l’occasione è stato convocato.

In conferenza stampa il tecnico rossoblù si è poi soffermato sull’ottimo momento attraversato dall’avversario; tradotto, i doriani sono reduci da due pareggi consecutivi, in casa del Monza (2-2) e a Genova con l’Inter a reti inviolate. Giusto così, Motta deve assolutamente indottrinare i suoi, ma le difficoltà dei blucerchiati sono oggettive e ci si attende una partita giocata ai massimi livelli.

Inevitabile tornare ai “veleni” post Monza: “la squadra ha reagito bene, ma bisogna fare molto meglio rispetto a alla gara con il Monza”.  L’obiettivo dei rossoblù è quindi dimenticare in fretta la sconfitta subita dai brianzoli, che hanno giocato a nascondersi sin dai primi minuti e badare al sodo. Chiunque l’avrebbe fatto, giocando in trasferta.

La Sampdoria – è noto – oltre ad essere in piena crisi di risultati (undici punti in ventidue gare), si trova nel bel mezzo di una crisi societarie senza eguali. Dopo l’arresto di Ferrero del dicembre 2021, per reati societari e bancarotta nell’ambito di un’inchiesta della procura di Paola (CS), la società genovese presieduta da Marco Lanna, corre contro il tempo per trovare la giusta liquidità per concludere il campionato senza intoppi, oltre ad un compratore assolvibile per liquidare la holding della famiglia Ferrero e per onorare le perdite fin qui stimate in circa cento milioni di euro.

Venendo alla gestione corrente, il sodalizio blucerchiato in extremis ha evitato la penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi, grazie alla volontà dei giocatori che hanno rinunciato ad una mensilità, quella di dicembre, utile per evitare la penalizzazione (a proposito il presidente Lanna ringrazia i calciatori per la coerenza dimostrata), ma attenzione alla prossima scadenza fissata per il 16 maggio, quando dovranno essere onorate le prime tre mensilità del 2023.

Bisogna tuttavia parlare di calcio giocato. Sul campo la Samp ha raccolto davvero poco, basti pensare che fra le mura amiche non ha mai vinto, in 11 gare ha pareggiato 3 volte e perso 8 volte, mentre fuori dalla Lanterna in altrettante gare ha vinto appena 2 partite, pareggiate altrettante e perso 7 incontri. Parliamo complessivamente di 11 punti in 22 gare, 2 vittorie (con Cremonese e Sassuolo, quest’ultima alla ripresa del campionato all’inizio del 2023), 5 pareggi (Juventus, Lazio, Bologna, Monza e Inter) e 15 sconfitte, con Atalanta, Salernitana, Verona, Milan, Spezia, Monza, Roma, Fiorentina, Torino, Lecce, Napoli, Fiorentina, Empoli, Udinese, Atalanta. Solo 10 reti realizzate, 36 quelle subite.

 

 

foto ansa

La gestione Giampaolo non è stata delle migliori fin dalle prime battute: sconfitta interna con Atalanta, il pareggino interno con Juve, la sconfitta pesante a Salerno (4-0) apparentemente superata con il pareggio interno sulla Lazio, ma poi le quattro sconfitte consecutive (Verona, Milan, il derby alla Spezia e quella interna con il Monza tre a zero) sentenziano l’esonero del tecnico ticinese. Siamo al 2 ottobre scorso. Evidentemente la squadra ha anche risentito dell’incertezza societaria, è innegabile, visto che con il subentrato Dejan Stanković i blucerchiati mantengono una tendenza poco efficace: qualche pareggio di troppo e appena due vittorie, in casa della Cremonese il 24 ottobre e all’inizio dell’anno nuovo la bella vittoria in casa del Sassuolo.

Per quanto già espresso, sul piano economico, i Doriani in fase di mercato di riparazione hanno operato pressoché con prestiti e un solo arrivo a titolo definitivo, il difensore olandese Bram Nuytinck in uscita dall’Udinese. Fra i nuovi arrivi da menzionare l’attaccante olandese Sam Lammers: arriva in prestito dall’Atalanta dopo il rientro da Empoli, dove ha collezionato 14 presenze e 1 rete. Per lui buone attitudini e la ricerca spasmodica di una maturazione completa che gli faccia fare il salto di qualità. Per rimanere in tema di mercato, nelle ultime ore si cerca di operare anche attingendo dalla lista vincolati e il nome più gettonato, per puntellare la retroguardia, è quello dell’ex rossoblù Marios Oikonomou, difensore greco classe 92.

I convocati del BFC. Portieri: Bardi, Ravaglia, Skorupski. Difensori: Cambiaso, De Silvestri, Kyriakopoulos, Lucumi, Lykogiannis, Posch, Sosa. Centrocampisti: Aebischer, Dominguez, Ferguson, Medel, Moro, Pyyhtia, Schouten, Soriano. Attaccanti: Barrow, Orsolini, Raimondo.

Prossimi appuntamenti

Dom 26 febbraio – 12:30 BFC-Inter
Lun 6 marzo – 20:45 Torino-BFC
Sab 11 marzo – 20:45 BFC-Lazio
Sab 18 marzo – 18:00 Salernitana-BFC

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