CALCIO: Un Bologna spuntato viene eliminato dalla Coppa Italia

In campionato lunedì i rossoblù affrontano la matricola Cremonese, galvanizzata dal passaggio di turno in Coppa Italia. Pochi precedenti con i Lombardi: l’ultima volta al Dall’Ara nel 1989: pareggio 1-1 con rete su rigore del rossoblù Giordano. E nel Trenta i rossoblù si imposero 4 a 1.

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Orsolini  – foto bolognatoday

 

Il Bologna perde di misura all’Olimpico contro la Lazio e saluta la Coppa Italia. Certamente l’avversario era ed è di un livello qualitativo superiore, ma la Lazio vista giovedì sera non sembrava lo squadrone che tremar la Coppa Italia fa: tant’è che i biancocelesti si sono imposti con una sola rete realizzata da Felipe Anderson su suggerimento di Pedro, dopo che il centrale rossoblù Sosa gli serve un pallone d’oro su un piatto d’argento. Da rivedere il giovane difensore uruguagio, classe 2022.

La squadra vista a Roma non è certamente quella vincente ammirata a Udine e affermare che era irriconoscibile forse si esagera, ma rende l’idea sottolineare come non abbia mai tirato in porta. Tre quelli scagliati fuori. No tiri, no party. Fra i rossoblù mancavano le punte titolari, è vero, e chi è andato in campo non era nelle condizioni di farlo (ci riferiamo a Barrow prima e Zirkzee dopo, appena rientrati dai rispettivi infortuni), ma in questo momento l’organico del Felsinei è ridotto ai minimi termini e Motta dovrà fare di necessità virtù. Anche contro la Cremonese. Alibino concesso, anche se regge fino ad un certo punto, poiché, se si gioca a certi livelli bisogna essere nelle condizioni di presentare, sempre, un Undici adeguato alla competizione.

Si volta pagina e si guarda al prossimo impegno in campionato, forti dall’undicesimo posto riconquistato dopo la vittoria a Udine, ma per mantenerlo bisogna dare continuità ai risultati. Partita, quella contro la matricola Cremonese, che è in programma lunedì 23 gennaio in un insolito orario, le ore 18.30: un trionfo annunciato. Per i rossoblù il posticipo con i Lombardi si presenta alquanto insidioso e i timori di toppare l’appuntamento si fa sentire. Tralasciamo per un attimo che l’avversario sia la matricola di turno, ma è inconfutabile che aver battuto il Napoli e guadagnato i quarti di Coppa Italia (affronterà la Roma) può avere rafforzato il gruppo a credere maggiormente nel miracolo salvezza.

Il nuovo tecnico Ballardini, subentrato ad Alvini la scorsa settimana, ha già tracciato il nuovo solco e dopo la vittoria sui Partenopei (rei di aver preso sottogamba l’impegno) di certo farà carte false per essere propositivo anche contro il suo vecchio Bologna. Inciso: a Cremona l’ex tecnico rossoblù ha già fatto il pieno di consensi. I rossoblù, tuttavia, restano favoriti, ma la Cremonese ha l’organico in salute (fino a prova contraria sono solo due gli indisponibili: Chiriches e Acella) e un paio di giorni di riposo in più rispetto ai Felsinei (che hanno giocato giovedì) potranno fare la differenza. In questo senso la Lega di Serie A dovrebbe essere più attenta quando programma i campionati e le manifestazioni.

La Cremonese non ha mai vinto in campionato e nel caso confermasse questa tendenza negativa, sarebbe la prima squadra neopromossa a mancare i tre punti nelle prime 19 gare di campionato, primato al momento detenuto dall’Ancona e ci riferiamo alla stagione 2003/04. La statistica serve anche a metterti in guardia.

Dopo 18 giornate il club lombardo ha raccolto sette punti, frutto di 7 pareggi (con Sassuolo, Atalanta, Lecce, Spezia, Udinese, Salernitana e Milan) e 11 sconfitte (Fiorentina, Roma, Torino, Inter, Lazio, Napoli, Samp, Empoli, Juventus, Verona e Monza). Trentadue reti subite e 13 realizzate. Scrivere di una squadra materasso è fin troppo facile e nel calcio non c’è nulla di scontato. Già con Alvini l’avversario del BFC aveva dimostrato di non regalare il risultato con facilità.

Di contro il Bologna ha ripreso a correre in campionato e l’impegno casalingo rappresenta la continuità, in attesa di recuperare appieno l’organico. Ricordiamo, infatti, che non sono disponibili ben sei giocatori; ai già infortunati Arnautovic, Bonifazi, De Silvestri, Bagnolini e Sansone, si aggiunge Medel, per un risentimento al quadricipite destro. A giorni vedremo i tempi di recupero per il giocatore cileno. Ma non solo: chi è appena rientrato dai rispettivi infortuni, Barrow e Zirkzee, non sono ancora nelle condizioni di esprimersi a livelli ottimali.

I PRECEDENTI CON LA CREMONESE – In generale i precedenti dei rossoblù contro la Cremonese sono davvero contenuti: il BFC è rimasto imbattuto in tutte le ultime sei sfide contro la Cremonese tra serie A, B e Coppa Italia: due successi nella coppa tricolore e quattro pareggi fra i cadetti. La sfida più recente è il pareggio 2-2 del 6 maggio 2006 in Serie B: reti di Carparelli e Dedic per i grigiorossi, doppietta di Marazzina per i rossoblù.

Per rimanere in Serie A, l’ultima volta che le due formazioni si sono incrociate risale al campionato 1989/90, stagione in cui i rossoblù si piazzarono all’ottavo posto sotto la gestione di Gigi Maifredi. In quell’occasione per i rossoblù un pareggio ed una sconfitta: 1-1 allo Stadio Dall’Ara il 1° ottobre 1989 (rete di Limpar per la Cremonese, pareggio di Giordano su rigore per i padroni di casa); 2-1 a Cremona l’11 febbraio 1990: reti di Dezotti su rigore e Piccioni per i grigiorossi, Waas per i rossoblù. Tuttavia, andiamo ancora più indietro nel tempo per trovare un doppio successo dei rossoblù in Serie A e precisamente al campionato 1929/30 con Felsner in panchina: nel girone di andata siamo alla quindicesima giornata, 26 gennaio 1930, Stadio Littoriale, 4-1, reti di Pitto, doppietta di Maini e quarta rete di Busini III per i rossoblù, Agosti per la Cremonese. Al ritorno, si gioca sul neutro di Piacenza. Siamo alla trentaduesima giornata e i rossoblù si impongono con una tripletta di Bruno Maini.

Invece, l’ultimo successo dei lombardi sotto la Torre di Maratona risale al 12 aprile 1987, 2 a 0 in Serie B, reti di Nicoletti e Lombardo. Quella Cremonese vinse anche all’andata sul proprio campo con una rete di Nicoletti (novembre 1986). Parliamo di un Bologna condizionato da una stagione sottotono, dapprima con Guerini in panchina e in seguito con G.B. Fabbri, che propose un bel gioco e decimo piazzamento finale. Per la cronaca, l’allora presidente Corioni ringrazia Fabbri omaggiandolo con una fiammata Mercedes. Nella stagione successiva arriva un certo Gigi Maifredi e quel bel Bologna venne promosso dritto in Serie A. Ma questa è un’altra storia.

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