Dopo 52 giorni di stop per il discusso (e discutibile) campionato Mondiale giocato in Qatar (sul piano del gioco oggettivamente spettacolare), ritorna la Serie A con la sedicesima giornata. L’appuntamento è fissato nella Capitale mercoledì 4 gennaio alle 16.30, contro la Roma guidata dal portoghese Josè Mourinho, ad oggi settima realtà del campionato con 27 punti colti in 15 giornate (18 gol segnati, 14 subiti). Il Bologna – ricordiamo – ha invece chiuso la prima parte di campionato all’undicesimo posto, con 19 punti, frutto di 5 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte, 20 gol realizzati e 25 subiti. Vale a dire otto i punti che separano le due contendenti.
Campionato che riparte – per tutte – dopo l’inusuale ripresa della preparazione con annesse amichevoli. Per il Bologna quattro test (tutti vinti) se consideriamo anche quello con la Primavera terminato 5-0: con il modesto Kapfenberg SV 9-0 (seconda divisione austriaca), con il Real Club Deportivo Mallorca (Pima divisione della Liga: 2-1 a Palma di Maiorca) e con il Verona (1-0). Annullata invece l’amichevole con l’HNK Gorica, squadra di prima divisione croata, dopo il lutto che ha colpito il club Felsineo. In casa Roma, i test amichevoli hanno avuto un peso leggermente superiore; infatti, la squadra giallorossa si è misurata in due tour, il primo in Giappone (Nagoya Grampus 0-0 e Yokohama Marinos 3-3), il secondo in Portogallo (sconfitta 3-0 con Cadice e vittoria di misura con Casa Pia) e infine con l’olandese RKC Waalwijk terminata 3 a 0.
La Roma arriva all’appuntamento interno con tre indisponibili, Darboe (30 giorni), Wijnaldum (15 giorni) e Belotti (10 giorni), nel Bologna all’infortunato Zirkzee, alle prese con il recupero dopo l’infiammazione del tendine rotuleo sinistro rimediata durante la preparazione, si aggiungono Barrow (lesione di primo grado dell’otturatore esterno dell’anca sinistra, 10 giorni) e Bonifazi (stiramento del collaterale interno del ginocchio destro.
LA SCOMPARSA DI MIHAJLOVIC E IL BILANCIO 2022 – Dopo quindici giorni di vacanze più o meno subordinate agli impegni con le rispettive nazionali, la maggior parte dei rossoblù hanno ripreso i lavori a fine novembre in vista della preparazione per la ripartenza del campionato. Periodo che ha coinciso – purtroppo – con la scomparsa di Sinisa Mihajlovic dopo la lunga ed estenuante leucemia mieloide acuta con cui ha combattuto dal luglio 2019. L’ex allenatore dei rossoblù a Bologna cominciò la carriera da capo allenatore e qui purtroppo l’ha terminata. In tutti i sensi. Il dolore è ancora vivo e vedremo se i rossoblù riusciranno nell’intento di onorare il loro mister con un risultato positivo allo stadio Olimpico di Roma.
Il suo esonero – lo scorso 6 settembre – arriva dopo appena cinque giornate di campionato, nelle quali la sua squadra raccoglie appena 3 punti. Un esonero condizionato da un precedente periodo in cui i rossoblù non hanno reso come da aspettative; infatti, il bilancio del 2022 del compianto tecnico serbo, oggettivamente condizionato dalle assenze per Covid e dalle sue stesse condizioni fisiche, che di fatto gli hanno privato il contatto diretto con i propri giocatori, non è stato dei migliori e lo ricordiamo per dovere di cronaca: 4 partite vinte su 24, 9 pareggi, 11 sconfitte, 22 gol segnati e 31 subiti.
Prima la parentesi Luca Vigiani, che porta al BFC la prima vittoria della stagione, nel derby dell’Appennino con la Fiorentina, poi il nuovo corso Thiago Motta, che non parte trionfante: la sconfitta interna con Empoli porta i primi mugugni (si parla di presunzione) mentre la pesante sconfitta (con tre reti a zero) contro la “lacunosa” Signora porta alla prima contestazione, blanda se vogliamo, ma quanto basta per accendere gli animi fra tifosi e giocatori. Poi arriva il bel tempo: le vittorie con Monza, Lecce, Torino e Sassuolo portano entusiasmo e fanno addirittura dimenticare il 6 a 1 patito al “Meazza” contro la rivale di sempre, l’Inter, che aveva in grembo quella sconfitta non digerita nella passata stagione, che non gli ha permesso di sorpassare il Milan nella volata scudetto: i rossoblù vinsero in casa 2-1. All’imprevisto di Radu rispose Sansone con un gol rapina.
In questa stagione abbiamo già detto della buona ripresa del BFC dopo un avvio pericolante, ma il doppio turno con Roma e Atalanta (lunedì 9 gennaio alle 20:45) nel giro di pochi giorni crea pensieri turbolenti. Dopo nove giornate il bilancio mottiano (4 vittorie, 4 sconfitte, 1 pareggio: 13 punti, 13 gol fatti, 16 subiti, più il passaggio al terzo turno di Coppa Italia grazie alla vittoria di misura sul Cagliari) fa pensare positivo, ma è opportuno non abbassare la guardia. I ragazzi sono avvisati.
Bilancio positivo che ha premiato la tenacia dei tifosi rossoblù che non hanno mai abbandonato la loro squadra, accorrendo numerosi allo stadio anche nei momenti più critici. In questa prima parte di campionato le presenze medie allo Stadio “Dall’Ara” sono di primordine: in otto partite 161. 139 presenze, media di 20.142 ad incontro, compreso la quota ospiti. Alcuni esempi: con il Sassuolo erano presenti 20.811 (12171 gli abbonati), per lo più rossoblù. Con il Torino siamo a 23.168 presenze, mentre con il Lecce i botteghini hanno registrato 24.206 tagliandi staccati.
A ROMA per l’appuntamento contro il Bologna si prevede il tutto esaurito, ma non è dato sapere quanti tifosi rossoblù saranno al seguito. In ultimo, apre ufficialmente il 2 gennaio il mercato di riparazione e chiude il 31 gennaio. L’impegno della società è cercare di soddisfare le richieste del tecnico Motta, ma per permettere un paio di ritocchi alla rosa, si attende prima l’uscita di un paio di pedine. I nomi più ricorrenti per accasarsi altrove sono gli attaccanti Sansone e Vignato.