D’Urso e Schouten
Nella prima gara ufficiale della stagione, il Bologna supera la “cadetta” Cosenza e approda ai sedicesimi di Coppa Italia. Vittoria per nulla scontata se pensiamo alla débacle choc dell’anno scorso (il 16 agosto 2021) contro la Ternana dell’ex Falletti, ma alla fine della fiera i rossoblù si sono imposti con una bella rete di Nicola Sansone, attaccante sui generis votato a bisticciare con le porte altrui.
Con il Cosenza il ragazzo italo tedesco, ancora legato al club da un anno di (lauto) contratto, si è divorato qualche ghiotta occasione ma alla lunga la costanza l’ha premiato realizzando una rete dalla distanza, togliendo a Mihajlovic (che rientrava in panchina dopo il secondo ciclo di cure all’Istituto Istituto di Ematologia L. e A. Seragnoli del Policlinico S. Orsola Malpighi) le castagne dal fuoco. Sia chiaro i rossoblù hanno meritato la vittoria e difatti le statistiche recitano 13 tiri totali, di cui 8 in porta, contro il deserto assoluto della formazione calabrese (1+1), con tutto rispetto. Oltretutto – è opportuno rimarcare – che la principale coppa calcistica italiana diventa spesso una sorta di banco di prova per quei club ancora in fase di gestazione. E siccome la stagione ufficiale inizia in pieno calciomercato, è facile ritrovarci davanti a veri e propri cantieri in cui le distrazioni possono fare la differenza. In questo turno di Coppa sono ben quattro le formazioni di serie A che hanno lasciato il passo a squadre di serie B: il Sassuolo al Modena, il Verona al Bari, l’Empoli alla Spal, la Salernitana al Parma.
Soriano e D’Urso
Il Bologna visto in Coppa Italia non è altro che la squadra dell’anno scorso priva delle tre “perline” (Hickey, Svanberg e Theate) cedute alle migliori offerenti. Eccezion fatta per l’innesto sulla fascia destra del difensore Lykogiannis, che si è ben comportato. Dei nuovi approdi ha timbrato il cartellino anche Cambiasso subentrando a De Silvestri, mentre Ferguson era assente per squalifica. Il modulo: Mihajlovic torna all’antico con il 3-4-1-2 e quindi a produrre maggiori opportunità, ma nei fatti la produttività non è appieno soddisfatta, solo una rete su otto tentativi nello specchio di porta. Difficile in questi casi misurare la sfortuna o l’incapacità a trasformare occasioni in rete visto anche la pochezza dell’avversario, ma è quantomeno doveroso concedere il beneficio del dubbio dal momento che il “cantiere Bologna” è ancora pienamente operativo: solo a calciomercato concluso tireremo le somme.
Nel frattempo, il campionato non attende e domenica 14 agosto alle 18:30 i rossoblù sono attesi all’Olimpico di Roma contro la Lazio di Sarri.
La formazione biancoceleste si trova nel bel mezzo di una rivoluzione: dopo aver ceduto i vari Muriqi, Luiz Felipe, Strakosha, Leiva e Reina, e in attesa di risolvere i nodi legati ad Acerbi e Alberto, può contare sul giovanissimo portiere portoghese Luis Maximiano, prelevato dal Granada, sul difensore spagnolo Mario Gila, classe 2000 (Real Madrid Castiglia), sul centrocampista Marcos Antonio, classe 2000, arrivato dallo Shakhtar Donetsk, oltre alle vecchie conoscenze del nostro campionato, gli attaccanti “veronesi” Zaccagni e Cancellieri e il difensore Casale, in prestito sempre dal Verona, il difensore Romagnoli dal Milan (il giocatore di Anzio ha firmato un quinquennale), e il centrocampista Vecino dall’Inter (triennale).
La Lazio riparte dal quinto posto e dalla qualificazione in Europa League, con una difesa tutta da rivedere (l’anno scorso decimo reparto del campionato), con un centrocampo da scoprire e con la certezza offensiva grazie al trio Immobile, Pedro e Milinkovic-Savic. Per loro parlano i numeri. Nella passata stagione secondo attacco solo davanti all’Inter con 77 gol: primattore Ciro Immobile, 27 reti e quarto titolo di capocannoniere in carriera, ma la coppia Milinkovic-Savic-Pedro si sono fatti valere con altri 20 centri.
A sei giorni dall’esordio in campionato, Sarri dovrà fare a meno dello squalificato Casale e per l’undici opposto ai rossoblù potrebbe lanciare tre nuovi titolari: Maximiano in porta, Romagnoli in difesa, Marcos Antonio a centrocampo, ma saranno pronti alla rotazione anche Gila, Vecino e Cancellieri. Sarà quindi Romagnoli a comandare la difesa al fianco di Patric o Gila. A centrocampo tiene banco l’incognita Luis Alberto, mentre in attacco Pedro è favorito su Zaccagni per affiancare l’inossidabile Immobile.
In casa rossoblù molto probabilmente l’undici di partenza non è distante di quello visto in coppa. Le uniche eccezioni dovrebbero essere rappresentate dall’impiego dal primo minuto di Cambiaso in luogo di Lykogiannis e di Barrow o Orsolini per Sansone. Fermo restando che nelle ultime ore il club sia costretto a cedere alle lusinghe per Arnautovic da parte del Manchester United. Brutta gatta da pelare per il buon Sinisa Mihajlovic.
Foto cosenzachannel