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CALCIO: Il Bologna F.C. 1909 volta pagina, arriva il nuovo direttore sportivo Giovanni Sartori

Giovanni Sartori

 

Dopo l’annuncio a Sky di Matteo Marani, in occasione di Bologna-Sassuolo del 15 maggio scorso, sull’arrivo di Giovanni Sartori al Bologna, era solo una questione di tempo e formalità. Ieri pomeriggio, infatti, in casa Atalanta si è svolta la conferenza stampa di congedo di Sartori: al suo fianco l’amministratore delegato Luca Percassi, figlio del presidente Antonio, che con voce provata saluta l’amico e collaboratore di otto lunghi anni. “Oggi le nostre strade si dividono, abbiamo deciso consensualmente di separarci, l’Atalanta inizierà un nuovo corso, tu Giovanni comincerai una nuova sfida, non dico dove, ma spero che a Natale ci manderai un po’ di mortadella. Ci separiamo non per divergenze tecniche, ma abbiamo ritenuto giusto dopo molti anni di affrontare nuove sfide”.

C’è tanto altro nel congedo di Sartori, abituato a fare e non parlare, ma nella circostanza non poteva non concedersi alla stampa e lo ha fatto con grande emozione. L’uomo di Lodi è stato forse il protagonista numero uno del grande salto qualitativo eseguito dalla società bergamasca, ma al suo fianco ha avuto validi collaboratori, uno su tutti il direttore sportivo Gabriele Zamagna, riminese, classe 63, ma anche una società che gli ha permesso di lavorare in completa autonomia. Autonomia, deduciamo, venuta meno con l’arrivo della nuova proprietà, rappresentata da un gruppo di investitori capitanati da Stephen Pagliuca, co-presidente di Bain Capital, uno dei principali fondi di investimento al mondo già esposti nel mondo sportivo con il Boston Celtics, Nba.

La famiglia Percassi non detiene più il pacchetto di maggioranza, rimane però a gestire la società, ma è evidente ai più che le scelte le fanno a Boston e quando Luca Percassi parla di nuove sfide, è chiaro che l’Atalanta è già entrata nel futuro a stelle e strisce. Lo scorso marzo il club bergamasco aveva già annunciato Lee Congerton, responsabile tecnico cotanto di profilo sullo” sviluppo Internazionale dell’area sportiva”, anche se non appare ancora nell’organigramma della Dea: Congerton è considerato fra i migliori scopritori di talenti del calcio mondiale (pare esserci lui dietro l’emigrazione del “nostro” Borini al Chelsea). Era evidente che Sartori si sia sentito esautorato.

Sartori lascia quindi Bergamo e l’assist di Percassi, cotanto di mortadella, permette di sciogliere le riserve. Sartori approda quindi a Bologna, al Bologna. Con molta probabilità arriverà in città nelle prossime ore per lavorare ufficialmente al nuovo progetto sportivo, che poi non sarà altro che la replica del cosiddetto modello Sartori, quello che ha permesso al ChievoVerona, espressione della piccola frazione della provincia veronese, di rimanere in serie A per un ventennio, e all’Atalanta di ritagliarsi una dimensione europea.

Il Bologna – come sappiamo – ha chiuso la stagione al tredicesimo posto con 46 punti, deludendo in parte le attese. Eppure, molti elementi della squadra allestita da Riccardo Bigon, con lo stampino di Walter Sabatini, sono appetiti da molte società. Ebbene, sarà ora Sartori a gestire questo patrimonio, magari a braccetto con lo stesso Bigon. Ce lo auguriamo.

 

foto 1000 cuori rossoblù

 

 

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