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CICLISMO – GIRO D’ITALIA: A Treviso volata vincente di De Bondt

 

Emozioni a non finire al Giro!

Non è vero, però non sono mancate le sorprese nell’ultima, facile, tappa che chiamava i velocisti prima di due giorni infernali sulle Alpi. Prima sorpresa, non in ordine cronologico, tappa per velocisti, vinta dalla fuga.

Si svegliano tardi le squadre dei velocisti, arrivano a vederli i fuggitivi, arrivano a sentirne il calore che sprigionano, quasi li toccano, quasi. I quattro in fuga riescono a giocarsi la vittoria con una bellissima volata che, purtroppo per noi italiani, vede secondo il costante e generoso Edoardo Affini, secondo alle spalle di  Dries de Bondt ragazzo allegro, che parla con tutti, che si ferma in salita a parlare con i tifosi e al bar, all’arrivo, pure. Ragazzo, sorridente che ieri ha urlato di gioia per una vittoria meritatissima, che porta a tre quelle della Alpecine Fenix, unica squadra ad aver movimentato il giro ogni giorno, grazie al capitano Mathieu, ma anche a ragazzi eccezionali come Dries e Stefano, Oldani.

La seconda sorpresa di giornata arriva di primissima mattina con il ritiro di Joao Almeida trovato positivo al Covid, pochi sintomi ma che spiegano probabilmente il minuto perso a Lavarone. Per il giovane portoghese un arrivederci al Giro, amaro, ma che medita vendetta.

Rimangono quindi in tre a giocarsi il Giro, Carapaz, Hindley e Landa. Tre secondi da Richard e Jai, un minuto dietro Mikel. Se le daranno di santa ragione a partire già oggi sulle alpi Slovene? O faranno trenino aspettando la Crono di Verona? Ne a Jai, ne a Mikel conviene arrivare alla Cronometro con questi distacchi, quindi speriamo attacchino ed emozionino. Speriamo.

Quarto, dopo il ritiro di Almeida, il nostro Squalo, a cinque minuti e con le batterie in riserva. Arrivare a Verona quarto sarebbe un grandissimo risultato, inaspettato, ma a questo punto, all’ultimo Giro, all’ultimo anno di carriera, provare a far saltare il banco con un’azione pazza anche a costo di uscire di classifica, non sarebbe esaltante?

Lo so sono troppo romantico, ma lo è di più la bicicletta. Provaci Vincenzo, Provaci!

 

Foto da immagini RAI

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