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CALCIO: Bologna, a Firenze per il derby in formato nordamericano

Tutto come all’andata, a tavola con il derby, domenica alle ore 12.30. Anzi con i derby. Da una parte la vecchia contesa dell’Appennino Tosco-Emiliano, dall’altra la partita fra i due ricchi proprietari nordamericani, Rocco Benito Giorgio Commisso da New York (nativo di Marina di Gioiosa Ionica) e Joey Saputo (nato a Montreal, ma con genitori di Montelepre, nel palermitano). Quindi Firenze contro Bologna e Stati Uniti contro Canada. Tralasciamo il resto delle storie dei due mecenati e delle due tifoserie, già trite e ritrite in occasione della gara di andata giocata solo il 5 dicembre scorso, grazie all’insensato calendario asimmetrico, novità balzana della stagione in corso.

E a proposito del match dell’andata, ricordiamo che le due squadre si trovavano appaiate al quinto posto, entrambe con 24 punti. La partita l’ha vinta la Fiorentina 3-2 al “Dall’Ara” di Bologna (in ordine di realizzazione Maleh, Barrow, Biraghi, Vlahovic, rigore, Hickey), che si lascia alle spalle i Felsinei e supera la Roma. Con questa partita il Bologna inaugura il filotto di tre sconfitte consecutive (Fiorentina, Torino e Juventus) e solo la vittoria contro il Sassuolo permette di ritrovare una posizione dignitosa e chiudere il girone di andata con 27 punti, a differenza della Fiorentina che gira a 30.

Viola e Rossoblù si ritrovano ora con un divario più ampio, 43 punti per la squadra guidata dall’italo tedesco Italiano, 33 per quella di Mihajlovic, ma entrambi hanno una gara da recuperare saltata il 6 gennaio a causa delle numerose assenze per Covid: Udinese- Fiorentina e Inter-Bologna.

La Fiorentina se la gioca per un piazzamento Uefa e anzitutto per agguantare il settimo posto (utile per la Conference League) attualmente occupato dalla Lazio (impegnata nel derby con la Roma); il Bologna per dare continuità alla classifica (una vittoria e due pareggi) e per recuperare la parte sinistra della classifica, che in fin dei conti vale come il due di bastoni.

Per la statistica siamo al derby numero 141 con i Viola in vantaggio sui rossoblù 55 vittorie contro 38, 46 i pareggi. I padroni di casa sono ottavi con 43 punti (con una gara da recuperare), frutto di 13 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte, 46 reti realizzate, 37 subite. Nel girone di ritorno, al netto della gara non disputata contro l’Udinese, la Fiorentina ha rallentato la corsa Uefa sostanzialmente contro tre dirette concorrenti, Torino, Lazio e Sassuolo. In mezzo le vittorie con Genoa, Spezia e Atalanta e i pareggi con Cagliari e Verona, quest’ultimo in casa il 6 marzo scorso. Una mezza crisi coincisa con la partenza in sede di calcio mercato dell’attaccante Vlahovic, che con i Viola ha realizzato 17 reti. Lo stesso allenatore dei toscani ha più volte rimarcato che dopo la partenza del Bomber serbo si è sentita la mancanza di “concretezza”, anche perché il nuovo arrivato Piatek, pur avendo già realizzato 3 reti in 6 incontri, non è ancora pianamente inserito nei meccanismi della squadra.

Altri numeri invece focalizzano quanto la Viola sia concreta: è la nona squadra del campionato per tiri realizzati, 354 complessivi di cui 132 nello specchio di porta, seconda per cross utili (200 contro i 196 sbagliati).

I marcatori: perso l’attaccante Dusan Vlahovic, passato a gennaio alla Juventus, che come abbiamo già scritto – ne ha realizzate 17 – il miglior realizzatore della squadra è il difensore Biraghi con 4 reti in 26 presenze, seguito da Bonaventura, 3 reti e 4 assist in 25 presenze. E a proposito dell’ex regista milanista, squalificato per due giornate, il Giudice Sportivo ha accolto il ricorso del club toscano e quindi l’ex milanista giocherà contro il Bologna. Per il resto Italiano recupera gli unici indisponibili Odriozola e Nastasic, destinati alla panchina.

Il Bologna. Dopo le dichiarazioni del Presidente Saputo, rilasciate alla vigilia della partita contro il Torino, negli ambienti sportivi della città fanno ancora eco le parole di insoddisfazione proferite verso la conduzione tecnica. Sul banco degli imputati ci sono il direttore sportivo Riccardo Bigon e l’allenatore Mihajlovic, ma non si esclude che anche il responsabile dello scouting Marco Di Vaio sia nel mirino del Presidente. Mihajlovic non cade nella polemica limitandosi ad affermare che attende il ritorno in città del Presidente per “aprire un confronto”, ma allo stesso tempo sorride (amaramente) davanti all’attacco frontale di Saputo, che ha detto senza mezzi termini di non volere gente che rimane qui perché si vive e si guadagna bene.

Come abbiamo più volte scritto, dietro la crisi di risultati in questa seconda parte di campionato, si celano senz’altro diverse concause, riconducibili a Covid e infortuni, più volte analizzate dallo stesso allenatore serbo. Sicuramente Mihajlovic non ha gradito affatto le dichiarazioni del suo presidente e a breve sapremo se le due parti avranno o meno modo di chiarirsi già alla vigilia del match contro l’Atalanta (del 24 marzo), quando Saputo ritornerà in città.

Il campo. Contro la Fiorentina Sinisa Mihajlovic recupera i due guerrieri più rappresentati di questa stagione: Gary Medel e Marko Arnautovic. Ma non solo, poiché recupera anche Vignato, De Silvestri e Bonifazi, quest’ultimo uscito dalla positività al Covid solo nella giornata odierna. Sarà assente solo lo qualificato Theate oltre ai lungo degenti Dominguez (2 mesi), Kingsley (10 giorni) e Santander (5 giorni).

Foto bolognasportnews

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