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Dopo le festività cosiddette natalizie, il campionato di serie A riparte con la novità legata al calendario del girone di ritorno, che per la prima volta nella storia del calcio italiano sarà asimmetrico, vale a dire con l’ordine delle partite cambiato tra il girone d’andata e il girone di ritorno. Al Bologna tocca anzitempo affrontare la Beneamata Inter di Simone Inzaghi, capolista del campionato e campione d’Italia in carica. All’andata Inter e Bologna si incontrarono il 19 settembre e per i Felsinei si è trattata della seconda sconfitta altisonante patita in stagione dalla truppa guidata da Sinisa Mihajlovic (6-1: in rete per l’Inter Lautaro, Skriniar, Varela, Vecino e Dzeko, unico acuto del felsineo ad opera di Theate, a partita ormai conclusa). L’altra sconfitta, ricordiamo, è quella subita in coppa Italia a vantaggio della cadetta Ternana (5 a 4 allo Stadio “Dall’Ara”).
La ripresa del campionato coincide peraltro con un’importante impennata di casi positivi al Coronavirus in tutto il panorama sportivo, calcio compreso, che mette a repentaglio la prosecuzione regolare delle competizioni. Nel Bologna – come è risaputo – i giocatori positivi al momento sono 4: Dominguez, Molla, Viola e Hickey. A queste assenze forzate contro l’Inter (si gioca il 6 gennaio alle ore 12.30), si aggiunge quella certa di Santander, bloccato in Paraguay in quarantena, a seguito di un contatto tenuto con una persona positiva. È invece rientrato l’allarme covid per Orsolini, che si è regolarmente allenato con il gruppo squadra. Ancora fermo Vignato, che accusa qualche linea di febbre.
Anche altre società sono coinvolte con un aumento crescente di positivi. La stessa Inter al momento ha tre giocatori in isolamento, Dzeko, Cordaz e Satriano, e anche il Cagliari, il prossimo avversario dei felsinei (domenica alle 14,30), annovera una defezione: si tratta dell’uruguaiano Nahitan Nandez, fermo in Patria per la positività al Covid-19 e per chiarire la sua posizione dopo la denuncia per “violenza” ricevuta dalla ex compagna.
IL BOLOGNA. Al Centro Tecnico “Niccolò Galli”, l’allenatore Sinisa Mihajlovic sta facendo i salti mortali per mettere insieme una formazione altamente competitiva da contrapporre alla capolista. Alle defezioni certe per Covid di Dominguez, Hickey, Molla e Viola, si aggiungono le assenze di Barrow e Mbaye impegnati con le nazionali di Gambia e Senegal (a breve partirà la Coppa d’Africa) e i dubbi legati a Orsolini e Vignato. Senza dimenticare i lungo degenti Schouten (pubalgia, rientrerà dopo il 10 gennaio) e Kingsley (frattura del perone) che avrà ancora un paio di mesi di riabilitazione.
Arnautovic – foto 1000cuorirossoblù
L’allenatore serbo dovrà sciogliere più di una riserva e augurarsi che le numerose voci di mercato non distraggono oltremodo i propri giocatori: anzitutto se confermare Medel al centro della difesa o avanzarlo a centrocampo in luogo di Dominguez. Nel primo caso il ruolo di centrale difensivo sarà rilevato da Bonifazi e Soriano manterrebbe il suo ruolo avanzato. L’altra soluzione, più volte adottata, è abbassare Soriano a centrocampo e impiegare nella sua posizione naturale uno tra Vignato (se arruolato) e Skov Olsen. Sulla fascia sinistra, l’assenza di Hickey agevola il rientro di Dijks dal primo minuto. In attacco, Orsolini giocherà al fianco Arnautovic.
L’INTER. Agli assenti per la pandemia, si aggiunge quella dello squalificato Calhanoglu. Per il resto Inzaghi dovrà scegliere se schierare la migliore formazione o misurare l’impegno alla luce della partita ravvicinata con la Lazio, di domenica sera. Più in generale, la corazzata nerazzurra non la scopriamo di certo oggi. Infatti, i numeri fin qui macinati sono impressionanti: i campioni d’Italia in carica hanno chiuso il girone di andata in testa con 46 punti, avanti di 4 lunghezze sul Milan, grazie al miglior attacco del campionato con 49 gol all’attivo, media 2.58, seconda difesa assoluta con 15 reti subite (solo il Napoli ha fatto meglio con 14). L’Inter peraltro ha anche un altro primato: è la formazione che tira di più verso le porte avversarie (330 volte, di cui 127 in porta e 123 fuori), con una percentuale realizzativa poco inferiore al 50%.
Il ruolino di marcia della Beneamata racconta 14 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta, subita proprio contro l’ex squadra del proprio allenatore, la Lazio. I giocatori più prolifici sono Lautaro Martinez con 11 reti e 2 assist, seguono il bosniaco Dzeko con 8 reti e 3 assist e il turco-tedesco Hakan Calhanoglu con 6 reti e 7 assist. Un passo indietro troviamo Correa e Perisic con quattro segnature. Occhio al difensore di fascia Dumfries (3 reti) e all’alter ego Dimarco (2), che quando viene schierato è un costante pericolo per le difese avversarie. Il difensore milanese, cresciuto nelle giovanili di casa, si è finora distinto per la mole di occasioni da rete avute (26) e i 22 i tiri complessivi fatti.
I nerazzurri arrivano da sette vittorie consecutive; nelle ultime sei non subisce alcuna rete; giocano un calcio universale che permette a più giocatori di andare al tiro; cercano spesso la profondità (123 i corner a favore) e sfruttano appieno il gioco aereo (12 reti realizzate di testa).
I PRECEDENTI. Le due squadre si affronteranno per la 150^ volta e l’Inter è in vantaggio sul Bologna con 73 vittorie, 35 pareggi, 41 sconfitte e ha vinto tutte le ultime tre le gare di campionato contro i rossoblù.