Archiviato il corso delle Nazionali impegnate nelle qualificazioni verso il Mondiale Qatar 2022 (e a proposito l’Italia giocherà i play off a marzo), ritorna a giocare il massimo campionato di serie A.
Dopo i successi con Cagliari e Sampdoria, che rilanciano i rossoblù al nono posto dietro alla Juventus, i ragazzi guidati da Sinisa Mihajlovic (fresco di conferimento in settimana della cittadinanza onoraria della Città di Bologna), affrontano allo Stadio “Renato Dall’Ara” il Venezia di Paolo Zanetti, matricola insidiosa che in questo primo scorcio di campionato si è contraddistinta per i risultati altalenanti: belle vittorie opposte a pessimi risultati.
In casa Bologna – come sappiamo – la preparazione pre match è stata caratterizzata dall’assenza dei 12 convocati nelle rispettive nazionali, ai quali si sono aggiunti i 3 infortunati: Kingsley, Schouten e De Silvestri. L’allenatore Sinisa Mihajlovic (reduce dall’influenza) si è quindi ritrovato a fare di necessità virtù, portando avanti un lavoro altamente condizionato. Viste le assenze per infortunio di De Silvestri e di MBaye (impegnato con il Senegal), nella partitella infrasettimanale il tecnico serbo ha provato Hichey sulla fascia destra, ma contro il Venezia lo scozzese dovrebbe tornare a veleggiare nella sua originaria posizione a sinistra. Bonifazi e Viola sono stati aggregati al gruppo ed è rientrato l’allarme per Theate: un suo compagno in nazionale è risultato positivo e per poche ore si è temuto il forfait del difensore belga.
Stando alle indicazioni arrivate dal Centro Tecnico “Niccolò Galli”, il ruolo di De Silvestri è ad appannaggio di due compagni: Svov Olsen (due reti in nazionale) e MBaye, se il lungo viaggio in Senegal non ha lasciato il segno. Salvo gli interrogativi del caso, il resto della formazione dovrebbe essere pressoché invariata e presa per mano da Dominguez (in campo qualche minuto con la sua Argentina, qualificatasi al Mondiale) e dallo straordinario Arna-Arnautovic. Nonostante i fastidi reiterati alla gamba, l’attaccante austriaco ha bollato altre due volte con la propria Nazionale.
Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico dei rossoblù ringrazia i propri ragazzi per l’impegno profuso in questi giorni in cui era assente per influenza. “La sosta non aiuta il lavoro di squadra – sottolinea il neo cittadino bolognese – ma non deve essere una scusante, perché avere tanti nazionali è un orgoglio per noi tutti. La neo promossa Venezia ha fatto 12 punti e ha battuto Fiorentina e Roma: hanno un buon allenatore con cui sono stati promossi e giocano bene, arrivano da due risultati utili consecutivi e sicuramente ci metterà in difficoltà. Non vogliamo ripetere l’errore fatto contro l’Empoli, ma con il giusto atteggiamento possiamo fare il salto di qualità. Siamo comunque consapevoli che sarà difficile confermarsi e migliorarsi”. Poi chiama a raccolta i tifosi “serve uno stadio pieno per quanto possibile perché abbiamo bisogno del nostro pubblico e del loro calore” . A tal proposito la prevendita per il match contro il Venezia è andata molto bene. La società ha infatti comunicato che sarà superato il tetto delle 13 mila presenze, cui 9 mila sono gli abbonati.
Siamo al Venezia, da queste parti ben seguito per via dei recenti intrecci degli ex in laguna: dal presidente Joe Tacopina (oggi alla Spal) a Pippo Inzaghi, che allena il Brescia in serie B. Attualmente i nero verdi sono allenati da Zanetti, giovane allenatore appena trentottenne, 39 a dicembre. La sua squadra è sestultima in classifica con 12 punti, a 3 dalla zona retrocessione, frutto di risultati altalenanti ottenuti con un gioco duttile e arioso. Infatti, nonostante abbia qualche problema nella fase difensiva (19 reti subite), il Venezia non rinuncia di certo ad attaccare visto anche il potenziale offensivo non inferiore (11 reti realizzate) a nessun’altra formazione impegnata nella zona calda di bassa classifica. Zanetti schiera il proprio Undici con il 4-3- 3. Tre i capolavori dei lagunari: vittoria ad Empoli e in casa con Fiorentina e Roma. Due le sconfitte pesanti, entrambe in casa contro due potenziali concorrenti alla retrocessione, Spezia e Salernitana.
I risultati complessivi dei lagunari: tre vittorie (con Empoli 1-2, Fiorentina 1-0 e Roma 3-2), 3 spareggi (con Torino 1-1 , Cagliari 1-1 e Genoa 0-0) e 6 sconfitte (con Napoli 2-0, Udinese 3-0, Sassuolo 3-1, Spezia 1-2, Milan 2-0 e Salernitana 1-2).
Breve chiosa sulla storica società veneta fondata nel lontano 1907, oggi controllata dalla statunitense NewCo 220 LLC. Nel suo corso si annoverano 7 apparizioni in serie A ed una coppa Italia vinta nel 1941, dopo una bella stagione conclusa al 12.mo posto. E l’anno successivo farà ancora meglio piazzandosi addirittura al terzo posto. Nell’allora Associazione Fascista Calcio Venezia giocava nientemeno che un certo Valentino Mazzola, prima di approdare nel grande Torino, poi perito insieme a tutta la squadra nel tragico incidente aereo sul colle Superga.
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