CALCIO: Il Bologna a Genova contro la Samp per piegare il tabù trasferta

Al "Ferraris" la squadra di Mihajlovic affronta la Sampdoria in crisi di risultati: in casa una sola vittoria e il Bologna non ha mai vinto in trasferta.

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Domenica alle ore 15 il calendario mette difronte Sampdoria e Bologna. Il nuovo corso Doriano, con Roberto D’Aversa in panchina, non è certamente da strappa applausi, però ha un organico competitivo, orfano del giocatore più rappresentativo, Mikkel Damsgaard, considerato uno dei migliori prospetti europei.

La partita interna con il Napoli, persa 4 a 0, ha lasciato il segno in casa doriana, non solo per l’infortunio del giovane centrocampista danese, ma soprattutto per la presa di coscienza che qualcosa non stesse andando come da programmi. La mancanza di risultati (2 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte, 14 reti realizzate, 23 subite) certamente non ha aiutato il gruppo blucerchiato e lo stesso allenatore non è riuscito a trovare valide alternative sia in difesa che a centrocampo. L’attacco poi si regge sul longevo Quagliarella (39 primavera, 11 presenze, 1 rete, 2 assist) e sul nuovo innesto Caputo (11, 3, 3), mentre Gabbiadini e Torregrossa ad oggi non hanno fornito un contributo significativo (zero gol). Troppo poco per ambire quantomeno a fare meglio del corso Ranieri che chiuse l’ultima stagione al nono posto.

Il Bologna, invece, dopo due sconfitte consecutive ha ritrovato il sorriso contro il Cagliari (2 a 0) e punti preziosi per la classifica. Al contrario si troverebbe in crisi come lo è oggi la Samp. L’allenatore Mihajlovic dovrà però risolvere il tabù trasferta per dare continuità ai risultati. I numeri dei Felsinei in trasferta aprono a diverse interpretazioni: due pareggi e altrettanti punti in 5 turni, 14 reti subite e solo 4 realizzate. E il quesito è quasi d’obbligo: è solo una questione legata allo spessore degli avversari – come afferma Mihajlovic – o il Bologna fuori casa non riesce a trovare un giusto equilibrio?

Il pareggio a Bergamo aveva fatto pensare a chissà quali prestazioni lontani dalle mura amiche, ma poi le debacle con Inter (6 reti subite) ed Empoli (4) hanno acceso il campanello d’allarme. Meglio coprirsi e quindi cambio di modulo e maggiore copertura. Già in casa con la Lazio si è vista un’altra squadra e anche a Udine (contro un 11 molto coperto) si è visto un altro Bologna in versione trasferta. A Napoli però i ragazzi non ha praticamente tirato in porta, ma lo spessore degli azzurri in quella partita è stato impressionante.

Ora è il turno della Samp, che è in chiara rivendicazione di punti (una sola vittoria in casa contro lo Spezia) e evidentemente paga oltremodo il cambio tecnico.

Sugli scarsi risultati in trasferta Mihajlovic vede il bicchiere mezzo pieno, come dicevamo: “siamo consapevoli che dobbiamo invertire il trend, non possiamo essere da Champions League in casa e da retrocessione in trasferta, ma finora abbiamo giocato quasi esclusivamente contro le big (con Atalanta, Inter e Napoli) eccetto le partite a Udine, che dovevamo vincere e ad ‘Empoli, che dovevamo provare a vincere“. Ad Empoli l’allenatore serbo era squalificato e se ci fosse stato – afferma perentorio – “le cose potevano andare diversamente. La Samp ha giocatori esperti e conosco l’ambiente, non sarà facile, ma abbiamo le carte in regola per poterla vincere”.

 

foto twitter

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