Barrow – foto bolognatoday
Archiviato il pareggio interno con il Genoa 2 a 2 ( per la cronaca al vantaggio di Hickey risponde Destro di testa e al rigore di Arnautovic quello di Criscito), il Bologna di Sinisa Mihajlovic ritorna in campo domenica alle 15 contro la matricola Empoli.
Partita certamente non facile dal momento che i rossoblù sono tenuti a riscattarsi per dimenticare il discusso pareggio di martedì sera, mentre gli empolesi vogliono continuare la serie positiva cominciata a Cagliari.
Nella conferenza stampa di pre partita l’allenatore Mihajlovic ritorna sulla sua espulsione, figlia dell’episodio beffa che ha portato il Genoa a pareggiare a pochi minuti dalla fine dell’incontro: “avevo chiesto spiegazioni, ero arrabbiato e certamente non sono stato un esempio”. L’arbitro Fourneau – ricordiamo – l’ha espulso per reiterate proteste e ne consegue la qualifica: a Empoli sarà il suo vice Miroslav Tanjga a reggere il confronto con Aurelio Andreazzoli, mister 67 enne dei toscani. Magari il collaboratore Di Leo darà manforte. È già successo in tempi non sospetti.
Il Bologna arriva ad Empoli con otto punti in dote incamerati in 5 giornate (7 reti realizzate, 10 subite). I toscani sono a 6 punti in virtù delle vittorie con Juventus e Cagliari, tutte e due in trasferta: 5 reti realizzate, 8 subite.
Ad analizzare le due formazioni, entrambe hanno punti deboli a centrocampo. I bianco azzurri vivono della luce del giovane albanese (con cittadinanza svizzera) Nedim Bajrami, appena ventiduenne, il Bologna su quella di Soriano: se l’ex azzurro si accende tutta la squadra ne giova.
I probabili dubbi sulla formazione di partenza dei rossoblù sono legati alla difesa: se salta Bonifazi (in difficoltà con il Genoa) probabile l’esordio dal primo minuto dell’olandese Theate (in rete con l’Inter) al fianco di Medel. Poi De Silvestri a destra e Hickey a sinistra, se Dijks non ha pienamente recuperato dall’infortunio. A centrocampo rimangono in infermeria Schouten e Kingsley e quindi scelte obbligate con Dominguez e Svanberg. L’argentino in conferenza stampa è stato categorico: “siamo una squadra che si aiuta a vicenda”. Ci auguriamo più concretezza.
Oltre alle certezze Soriano sulla tre quarti e Arnautovic al centro dell’attacco, rimangono da scogliere le solite riserve, se confermare Orsolini e Barrow o puntare su Skov Olsen e Sansone. In porta l’inamovibile Skorupski, peraltro in odore di rinnovo contrattuale.
Romano Fogli – foto quinews cuoio
La scomparsa di Romano Fogli
Martedì scorso ci ha lasciato dopo una lunga malattia uno degli ultimi protagonisti dell’ultimo scudetto vinto dal Bologna il 7 giugno 1964, nello spareggio contro l’Inter. Con Romano Fogli se ne va un pezzo di storia del club Felsineo in quanto il mediano toscano (nativo di Santa Maria a Monte, nel pisano) approda al Bologna appena ventenne. L’allora presidente Dall’Ara lo acquista dal Torino per una cifra rilevante. Fogli rimane in rossoblù per 10 lunghi anni, 285 presenze e 6 reti, prima di trasferirsi al Milan con cui vince una Coppa Campioni ed una Coppa Intercontinentale. A Bologna – ricordiamo – oltre allo scudetto (sua la rete del vantaggio) è protagonista anche della vittoria nella Mitropa Cup. Conclusa la carriera da calciatore al Catania, intraprende il percorso da allenatore al settore giovanile del Bologna: agli atti anche una stagione da vice allenatore al fianco di Marino Perani (1979-80).
Da capo allenatore porta la Reggiana in B (1980-81) e poi tante altre panchine fino al ritorno al settore giovanile del Bologna, prima di chiudere il lungo corso da tecnico come vice di Giovanni alla Fiorentina (1998-2000). In carriera spiccano anche le esperienze come osservatore nello stesso Bologna e per la Nazionale maggiore italiana, durante il periodo di Trapattoni, sia per l’Under-21, guidata in quel periodo da Claudio Gentile. Venerdì i funerali a Santa Maria in Monte: presenti fra gli altri anche una folta rappresentanza del Bologna F. C. 1909 guidata dal Ds Riccardo Bigon e del Torino, con cui Romano aveva esordito.
Il progetto del restyling – foto calcioefinanza
Restyling Stadio “Dall’Ara”
L’ennesimo rinvio è dovuto sostanzialmente a due problemi. Anzitutto a qualche interrogativo sorto durante la verifica dei tecnici del Comune di Bologna (in sede di Conferenza dei servizi) del progetto presentato dal Bologna F. C. 1909. Al di là che manca ancora “il validatore”, ovvero la figura centrale che convalidi il progetto definitivo (sarà il nuovo Sindaco ad individuarlo), il Bologna avrebbe già risposto ai dubbi del Comune. In secondo luogo anche la progettazione per lo stadio temporaneo, che sorgerà al Caab, non è ancora conclusa e quindi – secondo quanto ha dichiarato l’Ad Fenucci – i lavori di restyling dello storico impianto non inizieranno prima della partenza del Mondiale in Qatar, in programma il prossimo inverno (21 novembre-18 dicembre 2022).