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BASKET: Una Super Virtus ha dominato (4-0) l’Olimpia Milano

Gli “occhi della tigre” di Alibegovic

Alzi la mano chi aveva pronosticato una finale così netta a favore della Virtus ? Penso nessuno o quasi. I più ottimisti forse un 4-3 in favore di Milano dopo le belle prove dei bianconeri contro Brindisi. Un netto 4-0 era fuori dalla logica. Perché mentalmente si paragonava l’Armani vista contro Barcellona, CSKA e le altre avversarie dell’Eurolega e la Virtus che tanto aveva concesso in campionato e contro un Kazan impensabile e dal confronto i bianconeri risultavano nettamente inferiori.

Weems

Invece si sono trovate di fronte sia a Milano che alla Segafredo Arena due compagini completamente diverse. La squadra bolognese sempre compatta, coesa ma con una difesa aggressiva e senza pause ancor più di quella vista contro la Vitucci-band, mentre i meneghini apparivano non stanchi, ma “spenti”. Bastava guardare i primi piani dei visi di Datome, Leday e compagni per avere questa impressione. Uscivano e rientravano in campo senza nessuna scossa emotiva, vuoti. E anche coach Messina appariva ben diverso da quello visto nelle gare continentali.  Ed al termine delle gare ha dichiarato che i suoi ragazzi accusavano stanchezza post Eurolega, un alibi che regge poco perché le ex avversarie russe, spagnole e turche  stanno facendo nei rispettivi campionati delle prove ben diverse. Anche nei brevissimi momenti in cui l’Olimpia è passata in vantaggio col minimo scarto non c’è mai stata la convinzione che Punter & C. fossero in grado di fare un break. I bianconeri sempre giocando di squadra, sempre “aggredendo” l’avversario singolarmente o raddoppiando, hanno permesso rari tiri puliti ed il risultato si è visto nelle percentuali conclusive.

Teodosic

Tutti da elogiare nella squadra di casa. Non occorre indicare le cifre personali che possono non dire la verità che ha espresso il campo. Tutti hanno dato il massimo per il gruppo, con assist, aiutando in difesa o realizzando canestri pesanti nei momenti più delicati.

A chi il merito di questa impresa, di questo straordinario successo ? Io metterei sullo stesso livello staff tecnico, giocatori e non dimentichiamo il preparatore atletico, perché per arrivare a giugno con questo stato di forma bisogna aver fatto un bel lavoro.

Djordjevic – Ricordiamo il veloce esonero poi rientrato, le critiche, anche pesanti, dopo la sconfitta col Kazan e con squadre italiane inferiori sulla carta, ed ora  grandi lodi da parte di tutti. Sì, è vero, tanti giudizi sono cambiati, ma è altrettanto vero che in queste ultime gare (dal primo confronto con Brindisi) anche il coach ha cambiato molto. Nuovo assetto della difesa, molto più costante e aggressiva. Rinunciato ad Adams, quindi ufficiale dichiarazione di aver sbagliato l’acquisto (non la bravura del giocatore ma il suo ruolo). Minutaggio più logico in particolare per Abass e Alibegovic che in precedenza rientravano in panchina dopo 3’ in campo. Ed anche per Gamble che spesso abbiamo visto tornare mesto a sedere al secondo fallo. Le prove offerte dalla Virtus contro Milano hanno ricordato la Virtus dello scorso anno che avrebbe meritato quello scudetto arrivato con 12 mesi di ritardo.

Ed ora ? Finita l’Eurolega, in conclusione i maggiori campionati europei, è il momento in cui sono protagonisti i procuratori. E quindi leggiamo tanti arrivi e partenze, tutte voci o reali o messe in giro ad arte. Obradovic vuol tornare in panchina, Scariolo è pronto a fare il viaggio di ritorno in Europa, Pianigiani è libero, Trinchieri sembra che non abbia ancora firmato la sua conferma col Monaco, ecc… Sono stati firmati precontratti nel momento del rapporto in crisi fra il coach serbo e la dirigenza virtussina ? Il contratto di Djordjevic scadrà il prossimo 30 giugno, quindi a giorni si saprà qualcosa di certo. Dalle decisioni che usciranno si capirà qualcosa anche sul futuro organico.

A proposito di futuro ci potrebbero essere novità anche da parte dell’Eurolega. Jordi Bertomeu è stato estromesso dal board di Eurolega (dopo 20 anni, lo ricordo al lavoro con l’avvocato Porelli), così hanno deciso le 11 società che hanno licenza triennale. Di certo seguiranno altri provvedimenti. Stiamo parlando di un basket in cui girano  tanti soldi fra sponsor diretti e indiretti e biglietti (ci auguriamo che tutto torni presto come prima), per cui una società come la Virtus, già importante per gli sponsor e il numero potenziale di spettatori , ora con lo scudetto sul petto dopo aver battuto molto nettamente una componente dell’Eurolega, potrebbe essere al centro di una nuova trattativa, perché tutti ne trarrebbero vantaggio. E così sperano non solo Zanetti e Baraldi, ma tutti i tifosi bolognesi.

Pajola

Una nota su Pajola: anni fa, ad un incontro organizzato nella biblioteca di Vergato, era ospite Roberto Brunamonti. Al termine della serata, dopo i tradizionali convenevoli,  rimanemmo io e lui a parlare di basket. Gli chiesi, domanda certamente non originale, se intravedeva fra i giovani virtussini qualche talento. Ci pensò un po’ e disse:”Mi  ha colpito quel ragazzino con i capelli ricci…si chiama…Pajola…ma non scriverlo.”

Direi che a questo punto posso infrangere la promessa….

 

Foto dal sito Virtus Segafredo

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