CICLISMO – GIRO D’ITALIA: Giacomo Nizzolo vince la 13a tappa

Il campione italiano ed europeo ha vinto la prima tappa al giro dopo 11 secondi posti. Oggi frazione in salita con il mostro Zoncolan.

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È di nuovo Tricolore.

È che tricolore. Bardato della bandiera Europea ma con il casco a bandiera della nazione, autocertificato come Pandemia ha insegnato.

Giacomo Nizzolo vince la tappa numero 13 partenza da Ravenna e arrivo a Verona, la tappa più piatta del Giro, anche se un fosso nelle vicinanze di Verona strappa per 25 metri e mette paura a molti con la successiva discesa di 10 metri che mette l’acquolina in bocca a discesisti sopraffini tipo Nibali. E Moscon aveva i brividi…

Monumento a chi dovunque si vada ci crede sempre. A Simon Pellaud e ad Umberto Marengo ancora in fuga, forti e simpatici, se ne fregano e ci provano, praticamente inossidabili!

Umberto Marengo

 

Quando finirà il Giro si riusciranno a separare? Chi vivrà vedrà!

Nizzolo vince la sua prima tappa al Giro d’Italia dopo 11 secondi posti, rompe la sua maledizione in una volata moderna, assolutamente illogica come ormai accade spesso. Non spesso, sempre.

Non esistono più le volate di una volta, non pensate ai duelli tra Cipollini e Petacchi, non pensate alla potenza di Cavendish, qui i treni partono al contrario.

La Uae è regina di queste volate 2021,  Molano questa volta rimane a ruota, altro che treno e trenate, per non fare danni si mette a ruota del capitano Fernando che nel cercare di staccarlo perde pure la sella. Con Molano davanti invece che a ruota anche un “in sella alla bersagliera” sarebbe stato meno doloroso.

Felicità per la vittoria di Nizzolo, meritata e stravoluta, ma certo che quel secondo posto di Affini un po’ lascia l’amaro in bocca.

Edoardo parte per tirare la Volata a Groenewegen. Dylan però perde la sua ruota e quando si accorge che Affini ha fatto il vuoto smette di pedalare aumentando il buco. Un grande gesto, corretto quando si accorge che Nizzolo parte provando a rientrare. Ma l’unico a rientrare su Edoardo, bravissimo a nascondersi a destra nascondendosi il più possibile dalla vista dei velocisti, è il Campione d’Italia e d’Europa Giacomo Nizzolo che così esulta e regala un’altra vittoria alla Quebeka Assos.

È già domani però e forse oggi ci sarà battaglia. Si arriva sullo Zoncolan sul primo versante scalato nella storia del Giro, il più tenero, se si può dire, quello di Sutrio. Quel Giorno vinse Gilberto Simoni e fu l’ultima grande prestazione di Marco Pantani che nove mesi dopo perderà la vita in un residence di Rimini.

Sarà una tappa storica?

Forse no, però ci sarà un bel movimento, e tutti dovranno cominciare a scoprire le carte.

Tutti.

 

Immagini RAI

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