Ondina Valla
La voce delle donne. Di tutte coloro che per realizzarsi nella vita personale, professionale, sportiva hanno dovuto superare ostacoli alti e difficili. Ostacoli come metafora di pregiudizio e di diseguaglianza rispetto al mondo maschile.
Della voce di queste donne la SEF Virtus si è fatta portatrice, nel giorno in cui ha celebrato la stella sportiva più luminosa del proprio firmamento: quell’Ondina Valla capace, lei per prima, di abbattere ogni ostacolo vincendo a soli 20 anni il primo storico oro olimpico italiano al femminile, a Berlino nel 1936.
E di parità di genere, abbattimento delle diseguaglianze culturali, sociali ed economiche, di meritocrazia si è parlato tanto nel primo “Ondina Day”, evento messo in scena dalla SEF al PalaDozza in concomitanza con l’apertura della Mostra delle Torce Olimpiche: un modo per onorare la memoria della campionessa virtussina nel giorno della sua nascita (20 maggio 1916) e, soprattutto, sottolinearne il ruolo di apripista verso una nuova concezione del mondo sportivo femminile e non solo.
UNA SQUADRA DI DONNE VINCENTI
Come primo tassello di un programma “Virtus Rosa” ancora più dettagliato, che impegnerà la SEF in prima linea durante tutto il periodo delle celebrazioni dei 150 anni, il primo “Ondina Day” ha visto protagoniste alcune importanti figure femminili, rappresentative dello sport e delle istituzioni, che hanno voluto ciascuna lasciare una propria testimonianza sul tema.
A cominciare da Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore al contrasto delle diseguaglianze, che ha sottolineato l’importanza dello sport come fattore di crescita tra gli individui e la necessità di abbattere le barriere culturali di genere che ancora esistono.
Concetto ribadito e enfatizzato anche dalla candidata sindaca di Bologna, Isabella Conti, che ha evidenziato come il divario sia soprattutto culturale e anche nello sport sia necessario che le istituzioni si impegnino per portare ad una svolta decisa, per migliorare le condizioni delle atlete e permettere loro di sprigionare il proprio talento.
Isabella Conti
In collegamento da Roma sono poi intervenute Silvia Salis, ex atleta di levatura nazionale, oggi vicepresidente vicario del CONI, e l’onorevole Giusy Versace, campionessa paralimpica, che direttamente dalla Camera dei Deputati è intervenuta sul tema a lei più caro, quello del binomio sport-disabilità, lanciando anche un’importante anticipazione: da testimonial del progetto Obiettivo3 sarà presto a Bologna per proseguire il sogno di Alex Zanardi e quindi diffondere la pratica sportiva tra i disabili e aiutare i più meritevoli a qualificarsi ai Giochi Paralimpici.
In un parterre quasi tutto al femminile non sono mancate altre testimonianze dirette di ex atlete che oggi svolgono ruoli anche dirigenziali importanti e sono quindi rappresentative dell’avanzare delle quote rosa nel mondo sportivo.
Da sn: Mattei, Serra, Fogli
Come le bolognesi Ester Balassini, ex martellista olimpionica e primatista italiana, oggi delegata provinciale della Fidal Bologna, e Katia Serra, ex calciatrice della Nazionale italiana e stimata commentatrice televisiva.
Tra gli interventi arrivati dal mondo dell’atletica leggera – disciplina tanto cara a Ondina Valla – anche quello dell’ex maratoneta, due volte argento europeo, Laura Fogli e di Teresa Lopilato, portavoce del progetto Bologna Sport Marathon, la quale ha voluto annunciare che nella prima maratona che si disputerà a Bologna il prossimo 31 ottobre sarà istituito un premio speciale intitolato proprio a Ondina Valla. Il riconoscimento sarà consegnato nelle mani dell’atleta più giovane a partecipare alla corsa.
Cesare Mattei ed Ester Balassini
A concludere la mattinata dedicata a Ondina Valla è stata la ricercatrice del CONI Olga Cicognani, che della campionessa virtussina ha raccontato dettagli della sua infanzia e dei suoi esordi da giovanissima atleta donna che si faceva spazio con tenacia in un mondo del tutto maschilista.
LA GIORNATA NAZIONALE DELLE ATLETE
Il 20 maggio entra così di diritto tra le date da festeggiare del “calendario” virtussino, insieme al 17 gennaio (nascita della SEF) e al 9 aprile (compleanno del fondatore Emilio Baumann).
Ma non solo. Perché in occasione del primo Ondina Day la SEF Virtus ha rilanciato la petizione che punta a far riconoscere il 20 maggio come Giornata Nazionale delle Atlete, attraverso una raccolta firme che intende rendere realistica questa proposta già dal 2022.
Un impegno concreto nei confronti dell’universo dello sport femminile, che la SEF, fin dagli albori, persegue con fermezza e spirito innovativo. Per dar voce a tutte quelle donne, come Ondina Valla, che travalicano i confini sportivi ed entrano di diritto nel patrimonio nazionale di un Paese.