CALCIO: Udinese e Bologna non si fanno male

Alla rete capolavoro di De Paul risponde Orsolini su rigore. Un tempo a testa, classifica invariata.

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Foto eurosport.com

Come si supponeva Udinese e Bologna si dividono la posta. E lo fanno nel classico dei modi giocando un tempo a testa. I padroni di casa, forti di un buon centrocampo schierato a cinque, fanno loro il primo tempo, il Bologna recupera e s’impossessa del secondo.
Andiamo però con ordine. Dopo il derby dell’Appennino Sinisa Mihajlovic riconferma il gioiellino Vignato sulla tre quarti e Soriano si posiziona qualche metro dietro al fianco dell’olandese Schouten, in luogo di Svanberg.
È ancora staffetta fra Skov Olsen e Orsolini e in difesa rientra il mastino Dijks: inevitabile tornare a giocare con la difesa schierata a quattro visto anche il recupero di Tomiyasu, già contro la Viola.
L’allenatore del Felsinei preferisce non  snaturare il gioco propositivo sulle fasce, ma in  questo caso il centrocampo misurato dei rossoblù soffre nella prima parte della partita.
Contro i friulani guidati dall’ex Gotti (per anni allenatore in seconda di Donadoni), c’è in palio l’undicesimo posto. I ritmi sono fin troppo blandi, un classico da fine stagione. Il tiki taka locale però produce una leggera supremazia e Schouten, in leggero affanno, si lascia sfuggire l’argentino De Paul (9 gol e 8 assist). Questione di centimetri e dettagli, che De Paul fa suoi. Galoppata di trenta metri e palla in verticale in mezzo a Danilo e Tomiyasu: gol spettacolare.
L’Udinese è in vantaggio con merito, ma i rossoblù recriminano nel finale di tempo per le due occasioni che potevano cambiare il corso dell’incontro: il tiro da fuori area di Soriano non trattenuto da Musso è preda di Palacio, che ribadisce sul portiere friulano.
Nella seconda frazione di gioco gli integratori salini fanno miracoli a senso unico: l’Udinese rifiata e il Bologna si accende. A pochi secondi dal fischio iniziale Tomiyasu ci prova dalla distanza, la palla rasenta il palo alla sinistra del portiere bianconero e qualche minuto più tardi Soumaoro ci prova di testa su suggerimento di Palacio: la palla spizzicata di testa si spegne sul fondo.
Interviene Mihajlovic: fa subito i tre cambi e l’entrata contemporanea di Svanberg per Schouten (ammonito e a rischio espulsione), Sansone per Barrow e Orsolini per Skov Olsen regalano freschezza alla squadra. D’altronde il primo caldo si fa sentire. I rossoblù guadagnano metri e Orsolini si rende pericoloso. Nulla di fatto.
I bianconeri ci provano con due occasioni di Arslan e Dijks cerca le stelle di giorno. L’olandese non ne ha più, al rientro dopo l’infortunio, e lascia spazio al gambiano Juwara, schierato sulla fascia sinistra. Ottimo il suo disimpegno. Poli rileva Vignato: per l’italo brasiliano due passi indietro rispetto alla festa contro la Viola, ma non era facile oggi disimpegnarsi.
La svolta arriva dai portieri. Skorupski cerca Juwara lanciato sulla fascia, la palla raggiunge Palacio in profondità e l’estremo friulano Musso lo affossa in area. Rigore sacrosanto, Orsolini lo sigla e porta a casa il pareggio consolidando per i rossoblù la dodicesima posizione. Orsolini è al sesto gol stagionale. Udinese e Bologna sono a 40 punti e in virtù della differenza reti i friulani rimangono davanti.
Siamo agli sgoccioli di questa soffertissima stagione e l’allenatore Mihajlovic vuole raggiungere prima possibile la matematica salvezza, che permetterebbe qualche sperimentazione annunciata: in panchina ci sono due ragazzi della Primavera pronti all’esordio (Amey e Urbansky, ndr) e chissà se già mercoledì, contro il Genoa (in casa alle 20.45) il mister serbo si potrà permettere questo ed altro.
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