Sarebbe accaduta comunque. Sarebbe DOVUTA accadere ugualmente. Ma i risultati delle due gare di mercoledì scorso hanno ribadito che le due società bolognesi sono a una svolta obbligata.
La Virtus, sconfitta dal Kazan nello spareggio che avrebbe deciso l’ingresso in finale EuroCup e soprattutto in Eurolega, ha evidenziato i problemi già noti da tempo. Il coach ha sottolineato il fatto che era mancato all’ultimo momento Tessitori (dall’altra parte era uscito Morgan per infortunio), ma avevamo visto che anche quando era abile il minutaggio era molto spesso relativo, faceva i primi minuti poi spariva. Stessa sorte toccava ad altri come ho più volte rilevato (Adams, Abass e Alibegovic), quindi c’era un’implicita ammissione che qualcosa non era andato nel verso giusto. Anche Gamble, pivot titolare, in questi ultimi mesi ha fatto apparizioni piuttosto brevi senza incidere molto. Dopo aver perso il terzo obiettivo in ordine di tempo (SuperCoppa, Coppa Italia e EuroCup), il primo per importanza e cioè l’EuroCup in cima ai desideri del patron Zanetti, è ovvio che la dirigenza dovrà intervenire ….cambiando diverse cose. Nulla da dire sulla professionalità e sull’impegno dimostrato da tutti i giocatori e da tutto lo staff tecnico, ma i risultati parlano chiaro e sono quelli che contano. Nelle prime dichiarazioni Zanetti ha affermato che si vedrà più avanti come procedere, parole logiche perché c’è ancora un campionato da concludere, quel campionato che l’anno scorso era stato dominato dai bianconeri. E già da oggi contro Milano si vedrà la prima reazione del gruppo, all’interno del quale hanno già preso coscienza dei futuri interventi.
La Fortitudo è sempre in attesa di conoscere se avrà o meno i due punti in classifica relativi al match contro Pesaro. Lo si saprà forse tra 10/15 gg, un’assurdità pensando che mancano 3 giornate alla fine del campionato e ci sono 5 squadre in due punti. Nel frattempo in casa biancoblù c’è stato tempo per riflettere sulla sconfitta susseguente con Cremona. Domani la squadra avrà di fronte Venezia e si prospetta un altro match in salita. Dovrebbero rientrare Whiters e Hunt ma anche con l’organico quasi al completo (Saunders ovviamente sempre fuori) coach Dalmonte avrà problemi. Non è una novità perché i problemi si trascinano dall’inizio di campionato. Non sono stati sufficienti i tanti cambi operati in panchina e nel roster per allontanare lo spettro della retrocessione. La Fortitudo viaggia sempre nelle zone basse della classifica con prestazioni che sollevano mugugni anche da parte di molti tifosi. L’arrivo di Dalmonte aveva fatto inizialmente sperare che la “rivoluzione” fosse stata risolutrice, l’inserimento di Saunders, Hunt e Baldasso avevano dato molte speranze di riuscire a operare lo stacco dal fondo ed invece si viaggia ancora sul penultimo gradino. Si potrebbe sottolineare il fatto che alla F è sempre mancato il 6° uomo in campo, il pubblico, come è mancato a tutte le squadre, ma sappiamo quanto valga per chi scende in campo con la maglia dell’Aquila l’incitamento costante della Fossa e di tutto il resto del Palazzo. Sicuramente qualche prova piuttosto blanda degli uomini in campo sarebbe stata “ripresa” dai supertifosi. Anche qui dunque a fine stagione …si cambierà molto.