BASKET: Vittoria e sconfitta per Basket City

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Weems

 

Basket City in affanno. Ci può essere dopo una corsa vinta o dopo una corsa persa. Sempre affanno è. E’ il caso delle squadre di Baske City.

In EuroCup la Virtus ha battuto Lubiana dopo una lunga e dura rincorsa grazie ad un gran canestro da 3 di Belinelli a 3” dalla sirena permettendo così di disputare l’over time condotto nettamente dai bianconeri. Contro Venezia, presentatasi senza Bramos e Vidimar e con Daye in panchina ma non utilizzato, dopo un discreto inizio, ancora tifosi in ansia per i noti problemi sotto canestro e percentuali al tiro non positive (6/21 da 3 e 17/29 da 2). Dopo un lungo equilibrio e un tentativo di break dei lagunari, nel finale, caratterizzato anche da vari interventi arbitrali con tecnici e antisportivi,  la panchina più lunga ha permesso ai bianconeri di superare i lagunari. Ancora determinate la buona vena di Teodosic, con canestri e assist, il solito Weems di queste ultime partite e la costante ricerca del canestro di Belinelli, sempre marcatissimo e impossibilitato a fare un tiro pulito ma bravo a rispondere con un’alta percentuale nei liberi (15/16). Markovic si è notato per una grintosa difesa ma con errori in attacco (solo 4 p.). Nel finale si è rivisto un discreto Tessitori. Troppo poco per chi ha grandi obiettivi. Hunter ha preso una pausa dopo grandi prove nelle precedenti gare, e così pure Ricci. E’ ritornato in campo Pajola, ma ovviamente non è ancora quello che avevamo lasciato prima dell’infortunio. Permangono i quesiti relativi ai problemi sotto canestro e ad alcune scelte del coach: Gamble, Alibegovic, Adams e Abass vedono il campo, quando succede, per pochissimi minuti. E’ ovvio che un motivo ci deve essere. Si tratta di giocatori scelti e voluti dal Djordjevic. Nel campionato, con la sconfitta di Venezia a Bologna e di Sassari a Varese, la Virtus ora è seconda, posizione che va assolutamente mantenuta per evitare lo scontro con Milano prima di un’eventuale finale scudetto.  In EuroCup i bianconeri mercoledì 9 affronteranno il Bourg, poi inizierà la seconda fase dove sarà molto difficile recuperare da eventuali passi falsi.

Banks

La Fortitudo dopo aver ceduto a Milano contro l’Armani ha perso molto nettamente in casa contro Brindisi. Due avversarie sulla carta nettamente più forti dei biancoblù, però questo non giustifica quanto si è visto sul campo. A Milano dopo 10’ la partita era praticamente finita. C’è stata una resa collettiva e le “scarpette rosse” hanno dilagato con le seconde e terze linee. Si poteva prevedere una pesante sconfitta contro una squadra che lotta per i play off in Eurolega ma non in questo modo. Contro Brindisi la squadra guidata da Delmonte era scesa sul parquet al gran completo (fuori solo Mancinelli) e dalle dichiarazioni della vigilia sembrava molto ben intenzionata a disputare un grande match per tornare a puntare ai play off, obiettivo rispuntato dopo la vittoria su Varese. A dare una spinta alle ambizioni dei biancoblù la notizia che coach Vitucci avrebbe dovuto fare a meno di Harrison (sostituito da Bostic appena arrivato da Reggio Emilia) e Zanelli, due pedine importanti per la sua squadra.  Ma anche all’Unipol Arena il match è stato in equilibrio per i primi 10’ poi il calo progressivo (22-21 al 10’ , 34 – 48 al 20’, 54 – 72 al 30’). Difesa con larghe maglie sia fuori che sotto, scarse percentuali in attacco. Qualche canestro dell’ex Banks e di Aradori non è servito a riaprire il match e neppure le iniziative di Saunders, spesso personali come succedeva nei primi tempi. Sotto i tabelloni Hunt ha tentato il possibile nelle prime battute poi si è arreso e non poteva certo essere Cusin il salvatore della patria.  Totè, sempre oscillante nei due ruoli, si sta disorientando e così rende sempre meno. La differenza tra chi giocava di squadra e chi solo  ci provava era fotografata dal tabellone che vedeva Brindisi sempre con 25 punti di vantaggio anche dando spazio ai più giovani (70-95 il finale). Seconda sconfitta consecutiva per la Fortitudo, come detto prima poteva essere preventivabile dalle posizioni in classifica, ma quello che non può essere accettato è l’atteggiamento dei giocatori in campo. Vedo la Fortitudo dal debutto di Lamberti, nel corso di questo lungo periodo in tanti match contro Milano, Virtus Bologna, Cantù, Siena, Treviso, Venezia, Caserta, ecc… i biancoblù erano spesso dati perdenti, ma in campo si vedeva comunque tanto agonismo, tanta voglia di provarci che disorientava gli avversari e a volte ne usciva il risultato che sovvertiva il facile pronostico. Tutto questo è sparito da un po’ di tempo. E dispiace. Faceva e farebbe ancora parte del mondo della F, lo dico non da tifoso ma come semplice appassionato di basket. Dopo aver rivoluzionato la squadra, dalla panchina a buona parte del parco giocatori, ci si aspettava qualcosa di più e di diverso. E’ stata diffusa la dichiarazione post partita di Dalmonte, non sarebbe male che anche Pavani e Carraretto facessero sentire la loro voce.

In giro si sente parlare di Eurolega sulla sponda dei tifosi bianconeri (addirittura con prime manovre di mercato !) e   di play off  in quella biancoblù, ma  direi che, almeno per scaramanzia, sia meglio tacere, guardare solo nel futuro molto prossimo…. e aspettare momenti migliori.

 

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