Sansone e Mbaye – foto eurosport.com
Il Bologna vince e convince contro la Lazio con un netto 2 a 0, ed è la prima vittoria della stagione contro una delle formazioni più autorevoli del campionato.
Nel proprio organico la Lazio annovera grandi campioni, uno su tutti il nazionale Ciro Immobile. L’attaccante di Torre Annunziata non attraversa un grande momento, è a secco da 4 turni, ma è sempre un pensiero ricorrente nei difensori avversari. Il corso dei biancocelesti sarà anche altalenante, con la sconfitta di ieri sono a tre consecutive (2 in campionato ed 1 in Champions League), ma non dimentichiamo la recente vittoria netta sui nerazzurri e se andiamo indietro nel tempo non possono passare inosservate le partite vinte con Atalanta e Milan e il pareggio con la Juventus. In altre parole, la loro forza non può essere sottovalutata. Da 5 stagioni a questa parte è allenata da Simone Inzaghi, indice di continuità nella gestione tecnica che ha portato alla vittoria di tre trofei: una coppa Italia e due Supercoppe italiane.
La partita e il Bologna. La Lazio parte forte, il Bologna non si scompone, anche in occasione del penalty procurato da Dominguez: gioca con scioltezza e chiude ogni varco con diligenza, rilancia la manovra e trova la via della rete dopo appena 19 minuti. Due minuti dopo il rigore parato all’attaccante partenopeo. La reazione della grande squadra è fisiologica, ma è pressoché impalpabile e il merito va iscritto ai rossoblù per quanto propongono in campo: un gioco generoso, a tratti anche bello, magari poco appariscente, e con la stessa arma messa in campo contro il Sassuolo: pressing alto e ripartenza.
Già nel match di andata contro la Lazio si era visto un buon Bologna, ma allora l’intera posta rimase nella Capitale (2-1). Memori di quella partita, persa immeritatamente, e magari oggidì i rossoblù sono anche avvantaggiati dalla stanchezza psicofisica delle Aquile accumulata nel turno di Champions League contro il Bayer Monaco (1-4). Serve anche questo, ma l’allenatore rossoblù ha saputo costruire un piccolo capolavoro nonostante le assenze. Fuori Tomiyasu, Dijks (in panchina per onor di firma) e il sostituto Hickey per squalifica, la fascia destra se la ritrova un ragazzo caduto nel dimenticatoio fin troppo presto, anche per via di qualche infortunio di troppo, Ibrahima Mbaye.
Il senegalese, alla sua terza apparizione stagionale, la seconda da titolare, sfodera una prestazione sopra le righe: applicazione ed esperienza da vendere (conquista punizioni con astuzia e partecipa alla costruzione del gioco con il piglio da veterano) e soprattutto autore del vantaggio dei rossoblù, a corollario di un’azione costruita con grande maestria. Un uno-due di Orsolini e De Silvestri (ottima partita dell’ex laziale) mette nelle condizioni la punta ascolana di andare al tiro, al volo, a colpo sicuro, Reina ribatte ma non trattiene e l’accorrente MBaye ribadisce la palla in rete sotto la curva Bulgarelli.
Una colpo duro per la Lazio, che due minuti prima si era vista scemare il vantaggio su calcio di rigore, fischiato per un fallo commesso dall’argentino Dominguez. Immobile va sul dischetto e Skorupski neutralizza. Per il portiere polacco è il secondo rigore parato in stagione.
La Lazio, dicevamo, reagisce ma con poca determinazione: evidentemente accusa la sconfitta roboante con il Bayer e forsanche la scarsa vena di Luis Alberto, Correa e dello stesso Immobile: infatti le migliori conclusioni arrivano dai piedi di Milinkovic-Savic, Marusic e nel finale da Caicedo.
Al 64° del secondo tempo il Bologna dà un senso al capolavoro nato dal basso. L’ultima pennellata la concede Sansone che finalizzata un’altra azione degna di questo nome: è ancora Orsolini a dare il via all’azione, scambio con Soriano e palla a Barrow: il gambiano alza la testa e la sfera è ad appannaggio dell’Italo tedesco che insacca alle spalle di Reina: è il raddoppio. Per Sansone è la seconda rete in campionato, per Barrow è il settimo assist.
Dicevamo quindi di un capolavoro nato dal basso per quanto abbiamo visto in campo. Tutti i ragazzi si sono espressi a buoni livelli, ma se vogliamo dare un valore alle statistiche, non bisogna fermarsi alle mere conclusioni a vantaggio della Lazio (tiri complessivi 19 a 14 per i biancocelesti, ma 8 a 7 sono le conclusioni in porta per i rossoblù, 58 % il possesso palla per la Lazio), ma i dati sul recupero palloni sono impressionanti e tutti a favore della causa rossoblù: 18 Soumaoro, 13 Danilo, 11 De Silvestri e 7 Dominguez. In questo modo si è costruita una vittoria che lancia il Bologna all’undicesimo posto, prima della conclusione della giornata che vede il Genoa giocare a Milano con l’Inter.
Mercoledì si gioca il turno infrasettimanale e sarà curioso vedere se il Bologna passerà la prova di maturità anche con il Cagliari del nuovo corso Semplici. Appuntamento il 3 marzo alle 20.45.