CICLOTURISMO: I Muri della Valsamoggia

0
1089

 

I sabati in autunno qualche anno fa erano fatti per prendere la bicicletta ed esplorare le strade che non si conoscevano.

Uscivamo quasi sempre in tre, massimo in quattro, e sempre il buon vecchio Mauro ci faceva scoprire, a chi scrive, e a Gianluca e Lorenzo, le stradine strette che si inerpicavano per i colli di quelli che allora erano i comuni di Crespellano, Bazzano, Savigno, Monteveglio e Castello di Serravalle.

Con il pedalare, alla fine, Mauro ce le fece scoprire tutte e con il passare degli anni, e con l’esperienza accumulata, molti giri, anche in preparazione a qualche Granfondo univano queste stradine formando percorsi stupendi fatti in tutte le stagioni.

Con il passare degli anni cambiano tante cose, ci si evolve, si cresce ma cresce anche l’ignoranza nel pedalare e nel creare giri sempre più duri.

È di un paio di anni fa, in una delle tante chat sul nostro gruppo, che io e Gianluca ci siamo messi a unire tutte queste stradine creando un solo grande giro.

Uno solo, che alla fine sono diventati tre, perché, nel tentare di pedalarle, scoprivamo sempre che qualche stradina la lasciavamo indietro.

E così, nel 2018, ecco il primo tentativo di unire tutte queste stradine, che oltre ad essere stradine, erano, e sono, veri e propri muri asfaltati da scalare con pazienza e grande fatica. Pedalato da sei coraggiosi ciclo amatori, metà Malini e metà Bike Studio, finí con cento chilometri esatti e un dislivello che arrivava poco sotto i 2500 metri.

Poi le Granfondo presero il sopravvento e si abbandonò l’idea, fino al lockdown di questa primavera, quando il blocco forzato rimise in moto la voglia di faticare e soprattutto quella di inventare.

E allora di nuovo a disegnare, discutere e progettare.

A Maggio però la libertà nel poter superare un po’ i confini di casa e pedalare lontani fu troppo grande per poter rimanere ancora dentro un solo comune, ma l’autunno ha riportato il virus a farsi forza e a portato le regioni a colorarsi di giallo, arancio oppure rosso.

Le libertà già strette hanno cominciato a farsi di nuovo soffocanti e ancora gialli, personalmente, le pedalate erano tornate ad essere solitarie, come subito dopo il lockdown.

Così, ancora ancora colorati di giallo, “I muri della Valsamoggia” sono tornati nella mia testa.

La voglia di affrontarli è stata tenuta a bada dalla pazienza e da una convinzione, quella che prima o poi saremmo stati costretti a girare dentro al nostro comune.

E così è stato.

 

I cinque comuni negli anni sono diventati solo uno e per grande invidia del mio amico Gianluca, Casalecchiese doc, l’incredibile giro che avevamo disegnato rimaneva tutto dentro al nuovo comune, quello che lui definisce più che un comune una provincia, la provincia della Valsamoggia.

Il primo tentativo, nel primo weekend Arancione è naufragato per eccesso di esuberanza, lanciato per fare il percorso medio, mi fermavo a 90 km con ancora 5 muri da affrontare e 2000 metri di dislivello già nelle gambe.

Troppo lungo il giro per la poca condizione di meta novembre. Mentre abdicavo il tentativo ero già con la testa al sabato successivo.

Percorso corto, se così si poteva chiamare. Uscita all’alba e questa volta lo avrei finito.

E così è stato, partito con il sole ancora dietro Monte SanPietro arrivavo a Bazzano che i primi banchetti del mercato erano in allestimento.

Bazzano la partenza perfetta, Monteveglio l’arrivo naturale.

Abbracci e baci che non dovevano esserci, ma che erano più che comprensibili in questo maledetto anno pandemico, mi mettevano la giusta carica nell’iniziare a disegnare il mio giro, i Muri della Valsamoggia versione corta, un giro che, perché no, in anni futuri e più liberi, potrebbe essere riproposto anche come una splendida cicloturistica.

Tutta, veramente tutta, unendo i cinque vecchi comuni che fusi hanno creato quello nuovo, il Comune di Valsamoggia, con i bar, le trattorie,  i ristoranti, le cantine aperte, pronti ad aiutare gli indomiti ciclisti a finire un giro che si può tranquillamente considerare un’impresa.

Ecco quindi i primi 19 Muri affrontati nel Giro corto de I Muri della Valsamoggia.

Ma solo alla prossima puntata.

 

 

SHARE

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here