Richiesti aiuti allo Stato : differimento della tassazione e il reinserimento degli sponsor “betting”. E la Lega A ‘chiude’ un’intesa storica sui diritti televisivi
Che il calcio italiano non navighi in buone acque lo sapevamo già da tempo, come sappiamo anche che tutto lo sport si trova in debito di ossigeno: vedasi anche il basket che si regge quasi esclusivamente sugli incassi, purtroppo azzerati dagli attuali Dpcm emanati per contrastare il Covid-19.
L’Ad dell’Inter – a margine del Festival del Giornalismo GLOCAL– offre spunti interessanti sull’attuale crisi che ha colpito tutto il sistema. Nel calcio si parla di perdite economiche anche del 50%. Per esempio l’Inter chiuderà il bilancio a – 100 milioni, il Milan a – 200 e c’è chi se la passa anche peggio. La perdita del Bologna – abbiamo letto in ottobre – si attesta a 39,5 milioni di euro e all’apparenza il bilancio del club rossoblù pare essere tra quelli più in salute, ma non è proprio così. Tutto deve essere rapportato in base al proprio bacino d’utenza.
Marotta – foto calcioweb
Lo stesso Marotta è il primo a chiedere un aiuto virtuale allo Stato, “almeno un differimento della tassazione“, ma afferma anche che il sistema calcio deve giocare in casa la partita relativa al taglio dei costi e quindi degli ingaggi che incidono sui bilanci per il 70%. Gli fa eco il Presidente della Lega Paolo Dal Pino che fa altre richieste allo Stato, di considerare la reintroduzione nel calcio (ma più in generale nello sport, diciamo noi) circa l’opportunità di potersi avvalere delle sponsorizzazioni derivanti dal sistema betting.
Qui però entriamo in un campo minato: se la promozione delle scommesse sportive è stata bandita più di un anno fa con il Decreto Dignità (che combatte anche la ludopatia) e se le stesse sono cresciute del 17, 6% nel nostro Paese, bisogna chiedersi perché a rimetterci sia proprio il mondo calcistico sportivo, che contava su questo genere di sponsorizzazioni.
Dal rischio default passiamo all’accordo per i diritti televisivi. La Lega Calcio di serie A ha annunciato che tutte le proprie società affiliate hanno raggiunto lo storico accordo di cedere il 10% della commercializzazione dei diritti televisivi di serie A ad un fondo estero. Il condizionale è d’obbligo perché la Lega A e il Cvc-Advent-Fsi (di fatto una media company) hanno raggiunto l’intesa, ma non vi è alcuna firma sui contratti. Che evidentemente devono ancora essere redatti. L’intermediazione in Lega è frutto di un lavoro certosino portato avanti da un comitato composto dall’Ad della Lega Del Siervo, Agnelli, Fienga, De Laurentiis, Campoccia e L’Ad del Bologna Fc 1909 Fenucci.
Fenucci – foto tuttomercatoweb
Nel calcio entreranno 1,7miliardi di euro per i prossimi 6/7 anni. Detta così pare una montagna di soldi, ma la serie A già nel triennio 2018-2021, al netto dei contenziosi aperti con Sky, porta complessivamente a casa la bellezza di 1 miliardo e 160 milioni di euro.
Alla luce di questa nuova operazione, anche il Bologna Calcio potrà contare su nuove entrate. Con l’attuale sistema il club di Joe Saputo ha finora incassato 40 milioni annui e secondo quanto riporta il “Carlino” di Bologna potrebbe incassare altri denari (si stima il 4,5%) utili per stimolare la proprietà ad investire nel prossimo mercato di gennaio.
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