Baggio e Signori, eterni rossoblù

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Oggi il Bologna calcio non è quello di un tempo. Di quello squadrone che faceva tremare il mondo, come dicevano in tanti, negli anni ’70, sono rimasti solamente il nome e la casa. Il Renato Dall’Ara, glorioso stadio felsineo, è stato però testimone nell’epoca del calcio moderno di grandi incontri e di grandi giocate calcistiche che hanno fatto sognare i tifosi rossoblù. I due grandi protagonisti di cui parleremo in questa occasione sono Roberto Baggio e Giuseppe Signori, attaccanti italiani esplosi tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 i quali hanno vissuto entrambi una seconda giovinezza indossando proprio la maglia del Bologna. Compagni di squadra al mondiale di USA ’94, la cui spedizione vide gli azzurri vincere l’argento dopo una grande cavalcata il cui traino era stato proprio il Divin Codino, i due si sarebbero scambiati il testimone nel capoluogo emiliano nell’estate del 1998, quando Baggio sarebbe andato all’Inter e Signori avrebbe raggiunto il Dall’Ara dopo una stagione buia alla Sampdoria.

Nella stagione precedente, quella 1997-98, l’ex numero 10 della Juventus avrebbe messo a segno il record personale di reti in una sola stagione con la maglia rossoblù, ossia 22 in totale. Le sue prestazioni furono fondamentali per convincere l’allora CT della nazionale azzurra Cesare Maldini a convocarlo al mondiale ’98 disputato in Francia. Durante il suo soggiorno bolognese, in seguito alla fallita esperienza al Milan, Baggio avrebbe trovato il contesto ideale per trionfare di nuovo, portando inoltre la squadra felsinea all’ottavo posto, ossia a pochi punti da quella settima posizione che sarebbe significata la qualificazione alla coppa Intertoto. Dal talento puro, il fantasista veneto si sarebbe tagliato il codino prima d’iniziare la stagione e avrebbe entusiasmato tutti con le sue giocate tanto da attirare l’attenzione dell’Inter, una delle squadre attualmente con più opzioni di conquistare il campionato italiano secondo le principali scommesse online del momento. Costretto a lasciare il Dall’Ara a malincuore vista la grande e prestigiosa possibilità offertagli dalla squadra nerazzurra, Baggio avrebbe conquistato il cuore dei tifosi rossoblù in poco più di nove mesi.

Al suo posto arrivò proprio Signori, attaccante precedentemente vincitore del titolo di capocannoniere con la Lazio in ben due occasioni, ma reduce da un difficile periodo per via di vari problemi di condizione fisica. Il mancino lombardo avrebbe però anch’egli trovato al Dall’Ara l’ambiente adatto per riprendersi e vivere una seconda parte di carriera importante, sia dal punto di vista del rendimento sia per quanto riguarda i numeri. Per molti l’ultimo grande numero 10 del Bologna, l’ex laziale arrivò a Bologna nel giugno del 1998 e riuscì a non far rimpiangere il suo amico ed ex compagno Baggio, segnando 15 reti in ognuna delle prime due stagioni e 16 nella terza. Ma, soprattutto, grazie a Beppegol la squadra felsinea sarebbe arrivata alle semifinali di Coppa UEFA nell’annata 1998-99, realizzando così la sua miglior stagione europea di sempre.

Entrambi con il numero 10 rossoblù, Baggio e Signori hanno dunque segnato un’epoca gloriosa per il calcio bolognese, scrivendo pagine di storia uniche per la società emiliana.

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