CICLISMO – GIRO D’ITALIA: Al Sestrière successo per due: ad Hart la tappa, a Hindley la maglia rosa

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Sul traguardo Tao Geoghegan Hart brucia Jay Hindely  –  Foto atnews

 

Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato, spettacolo avevano promesso e spettacolo hanno mantenuto.

Quello che è successo ad Asti non può essere dimenticato ma è innegabile che al Sestiere si è fatta la storia, questa volta in positivo, del ciclismo mondiale.

Erano anni che non si vedeva una battaglia come quella avvenuta negli ultimi due chilometri tra Jai Hindley e Teo Geoghegan Hart, cinque scatti del giovane australiano della SunWeb con l’inglese della Ineos Granadier che rispondeva pronto e poi si fermava a fare la mezza ruota in attesa di un altro scatto. Si fermava lì all’altezza del mozzo della Cervelo dell’Australiano guardando dritto davanti a sé e aspettando solo di infilarlo in volata, cosa che poi ha fatto alla perfezione vincendo la tappa.

Agli ultimi tre chilometri ci erano arrivati grazie ad un uomo solo, un trentenne che davano pazzo e che invece alla Ineos Granadier ha trovato la sua dimensione, la dimensione di un grande atleta professionista che in questo Giro pandemico è stato monumentale.

Rohan Dennis ha corso un giro incredibile inseguendo una vittoria che non è ancora arrivata, che potrebbe arrivare oggi se le gambe gli e lo concederanno e il nostro Filippo Ganna gli e lo permetterà.

La sfida di Sestiere, con le dovute proporzioni, ha ricordato quella tra Pantani e Tonkov a Monte Campione nel 1998, ma nel 2020 nessuno dei due però è riuscito a prevalere sull’altro.

La storia va avanti e la storia dice che a Milano Hindley e Teo partiranno con lo stesso identico tempo, con Hindley in maglia rosa per una questione di centesimi calcolati con i tempi delle due cronometro precedenti.

Una parità che mai era avvenuta in nessun Grande Giro all’ultima tappa.

La sfida sarà esclusivamente tra Teo e Jai, terzo Wilco Kelderman a un minuto e mezzo dai due, quarto un bravissimo e costante Pello Bilbao a due minuti e 51 e quinto un immenso Joao Almeida che a mio avviso è il vincitore morale di questo Giro 2020, padrone della Maglia Rosa per 16 giorni e sul Sestiere autentico folletto pendolino che ha provato ad avvicinarsi ad un podio che meriterebbe, ma che non avrà.

A Milano sarà festa per solo uno e la sua squadra, con Teo Geoghegan Hart nettamente favorito sul giovane intraprendente Jai Hindley senza dimenticare però che la Terza settimana a volte produce sorprese inaspettate.

Il valore della vittoria di uno, o dell’altro, avrà un peso diverso ma ugualmente sorprendente e a vincere a Milano comunque sarà il Giro d’Italia d’autunno.

Il Giro finisce con tutte le 21 tappe portate a termine, nonostante tutti i bastoni tra le ruote evitati e nonostante lo schifo di Asti.

Mauro Vegni, Rcs, e tutti i territori attraversati devono essere solo orgogliosi.

E noi con loro.

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