Castrovillari-Matera, dalla Calabria alla Basilicata, tagliando tacco e punta d’Italia, lasciando la verde Sila per raggiungere i bianchi sassi della Capitale della Cultura d’Europoa 2019.
Eppure sembra di essere negli Stati Uniti.
Le stradine strette e polverose del sud hanno lasciato lo spazio a larghi stradoni da due, tre, quattro corsie, pochi passaggi caratteristici, sembra di essere nel deserto del Texas piuttosto che nel vario e profumato meridione Italiano.
Stradoni che producono tanta velocità per il gruppo che lascia andare una fuga ma la tiene controllata, andando a riprenderla verso gli ultimi 10 chilometri e arrivando alle porte di Matera tutti insieme, arrivando alla volata nonostante lo strappo che porta nel centro città.
Due volate e due vittorie di Arnaud Demare. Il francese si impone anche nell’atipica volata della splendida Matera, battendo per distacco, e quasi a sorpresa, i rivali.
Volata atipica dove i treni deragliano e a scattare sono gli uomini di classifica come Nibali e Fulsang, con la sola Bora che prova a fare l’andatura per Peter Sagan, ma con l’ex campione del mondo che viene completamente sverniciato dal galletto Francese. Arnaud vede Peter alzarsi sui pedali e parte da dietro con una fucilata a cui nessuno può rispondere.
È il più forte velocista al Giro 2020, forse si può dire che è il più forte velocista 2020, uno dei pochi rimasti.
Oggi sarà completamente pianura. La prima in questo Giro d’Italia e la prima vera tappa per velocisti.
Si attraversa il Tavoliere per la corta, Matera, Taranto e poi dritti veloci verso il mare di Brindisi.
Sarà volata, sarà ancora una volta Demare?