E derby sia per il “Memorial Paola e Gigi Porelli”. Così è stato deciso. E’ “amichevole”. Quindi non uno vero come potrebbe essere se le squadre (con tutto il rispetto) fossero dello stesso livello.
Non condivido questa scelta lanciata ovviamente dallo staff della Virtus. Il motivo è semplice: potrà essere “amichevole” tra i rispettivi gruppi dirigenziali, tra i tecnici , anche tra i giocatori , e sia chiaro che tutto questo fa piacere, ma certamente non sugli spalti.
I tifosi bianconeri, che si sentiranno padroni di casa e logicamente un gradino più in alto per la categoria in cui si trovano, non risparmieranno tanti sfottò verso i “cugini” che replicheranno, si spera solo con le loro famose coreografie. Le ultime imbarazzanti vicende accadute in Via S. Felice (trattative di sponsorizzazione negate dall’azienda citata ) hanno inoltre contribuito (e contribuiranno) ancor più a far scattare cori e festoni.
Qualunque sia l’esito del match non potrà non produrre altri motivi di scontri che ci auguriamo solo verbali. Se la Virtus vincerà con largo margine ci possiamo immaginare quali cori partiranno, se lo scarto sarà minimo saranno i biancoblù ad alzare la voce. Se poi dovesse vincere la Fortitudo (nello sport con la palla tutto è possibile…) sarà grande bagarre…verbale.
Per ovvie ragioni la Virtus parte nettamente favorita, anche se il lavoro di assemblaggio di coach Sacripanti non è ancora completato. Antimo Martino ha a disposizione un gruppo che vanta maggior esperienza singola e collettiva, ma obiettivamente per ragioni anagrafiche e fisiche non si potrà certo affermare che possa combattere ad armi pari.